Il migrante sente uno “spirito”. Scende in strada e spacca tutto

Grossi danni all’arredo urbano di Somma Lombardo. Sul caso interviene anche Salvini: «Via il Pd e ripuliamo il paese»

– La folle notte di un richiedente asilo del Burkina Faso: sente il richiamo di «uno spirito che si insinua dentro di lui», esce dal centro di via Briante e si mette a devastare specchi agli incroci e arredo urbano tra la via Briante e il viale Rimembranze, poi si procura un piccone e spacca i vetri di sei autoveicoli. Il migrante viene ricoverato in ospedale con un Tso e la Kb Srl, che gestisce il centro di accoglienza, si fa avanti per rifondere i danni, ma la Lega Nord è durissima: «Poteva essere un altro Kabobo».

Ora il profugo – 32 anni, originario del Burkina Faso, di religione cristiana, da 13 mesi in via Briante e da allora mai convocato dalla commissione per il riconoscimento dello status di rifugiato – è ricoverato all’ospedale di Busto Arsizio con un trattamento sanitario obbligatorio perché ha fatto riscontrare evidenti problemi psichiatrici. Ma il risultato della sua notte di follia per le vie attorno al centro di accoglienza di via Briante, prima di essere arrestato dai Carabinieri,

è degno di un bollettino di guerra: 15 specchi stradali distrutti «perché non voleva vedere la sua immagine riflessa», due cestini di marmo divelti in viale Rimembranze, e sei autovetture, tra cui un camper, pesantemente danneggiato con un piccone recuperato da un camioncino di una ditta edile parcheggiato in viale Rimembranze. Danni che il titolare della Kb, Roberto Garavello, convocato ieri mattina in Comune dal sindaco , «ha chiesto di quantificare, sia quelli subiti dalla collettività che dai singoli cittadini», offrendosi di «rifonderli» come fa sapere il sindaco.

Anche il leader del Carroccio mette i suoi “due cent” per commentare i fatti di Somma: «Fortunatamente non ha ferito nessuno, ma siamo alla follia, completa e certificata». Accuse al Pd di governo: «Non vediamo l’ora di mandarvi a casa e di dare una bella ripulita a questo Paese».

L’eco della vicenda travalica i confini di Somma. «Si è rischiata un’altra tragedia alla Kabobo – per il segretario della Lega Lombarda , che richiama il caso del ghanese che nel 2013 aveva ammazzato tre passanti a picconate a Niguarda – non passa giorno senza che un immigrato ferisca un poliziotto, aggredisca un passante, sia arrestato a spacciare o rubare o metta a rischio la vita dei cittadini».

Parla di «rischio di una bomba sociale» l’assessore alla sicurezza di Regione Lombardia : «Il finto profugo che ha devastato Somma Lombardo è l’emblema di come il sistema di accoglienza sia allo sbando. Non ci sono state vittime solo per miracolo». Il capogruppo leghista in Provincia chiede «rimpatri subito».