Impresa Scidurlo 900 chilometri a forza di braccia sulla Francigena

La storia - Il sommese è arrivato a Roma con la sua handbike: «Questa via deve essere davvero per tutti»

– Nessuno aveva dubbi: ce l’ha fatta a percorrere 900 chilometri lungo la via Francigena, pedalando sulla sua handbike alla ricerca di un itinerario aperto a tutti. Questo, infatti, lo scopo di un viaggio intenso, non senza difficoltà: scoprire quel tragitto e farlo diventare una possibilità per tutti, anche per chi, come Pietro, non può utilizzare le proprie gambe per muoversi. Con lui quattro compagni di viaggio: , ossia papà Bart, , detto “Girumin”,

, . «Sono stati bravi tutti e cinque», esulta , sorella di Pietro che da Somma Lombardo ha seguito col cuore palpitante tutto il viaggio. Ieri l’arrivo a Roma dopo 900 chilometri tondi in 17 tappe, da Somma Lombardo a Roma, lungo il cammino storico della Via Francigena. Cinque le regioni attraversate, 13 le province, centinaia i comuni. E poi oltre 100 catene sganciate, 2 ruote bucate, più di 200 persone conosciute, 8 fiumi attraversati, dal Ticino al Tevere, e un’infinità di dislivelli superati. Questi i numeri dell’impresa con arrivo nella bellissima Villa Mazzanti, sede di RomaNatura. Ad accoglierli un’ampia delegazione capeggiata dal ministro della Cultura , da dell’Intergruppo parlamentare Via Francigena che ha sostenuto e promosso il viaggio di Pietro e da monsignor Liberio Andreatta, Vicariato di Roma, Opera Romana Pellegrinaggi. Insieme a loro
, commissario di RomaNatura, , consigliere della Regione Lazio, , presidente FIABA Onlus e i parlamentari dell’Intergruppo via Francigena , , , e che hanno accompagnato nelle varie tappe regionali il viaggio Pietro e compagni. E oggi Pietro e compagni saranno pure in udienza da Papa Francesco, dopodiché il sommese dalle mille e più imprese riceverà, sempre in piazza San Pietro, un esemplare della Placchetta del Pellegrino Testimonium della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il “testimonium” veniva proprio utilizzato nell’antichita’ dall’XI secolo come ricordo e testimonianza del pellegrini che giungevano a Roma e Pietro potrebbe rappresentare un personaggio importante per ricordare tale tradizione.Dopo il Cammino di Santiago, Pietro Scidurlo, con la sua associazione Free Wheels, potrà tornare a casa, a Somma Lombardo, con un’altra conquista, quella di aver studiato un percorso «per suggerire valide soluzioni, anche tecnologiche, alle varie difficoltà: dagli ostacoli lungo il tracciato, alle strutture ricettive, dalle esigenze fisiche a quelle alimentari più adatte a camminatori “speciali”», dice Pietro. Un primo viaggio di ricognizione a cui seguirà un rapporto più dettagliato e operativo. Perché la via Francigena possa essere, domani, davvero percorribile da tutti.