“L’ex” Summer Festival è diventato una discarica

Dopo la chiusura anticipata, l’area che ospitava la manifestazione è stata lasciata a se stessa

Sacchetti di pane abbandonati, assi di legno, fogli di lana di vetro, tubi e angoli di banconi.

Ecco quello che rimane del Summer Festival a due settimane dalla chiusura di quella che doveva essere «la manifestazione che porterà movimento e divertimento a Gallarate» come dichiarato in conferenza stampa dagli organizzatori.

Già poche ore dopo la comunicazione ufficiale, alcuni degli standisti che avevano provveduto a sgomberare l’area di loro competenza si sono dovuti organizzare perchè «non eravamo pronti ad una decisione del genere – raccontava il proprietario di uno dei ristoranti dell’area di viale Danimarca – ora mi devo ingeniare per trovare una nuova sistemazione per il materiale e per il cibo». E così, poco per volta sono spariti i tendoni, i bancali trasformati in panchine, pezzo per pezzo è stata smontata tutta (o quasi) la struttura realizzata solo pochi mesi prima ed inaugurata a fine maggio. Anche in quel caso si è assistito ad una corsa contro il tempo per finire i lavori e poter aprire al pubblico senza troppi ritardi.

Con la stesa velocità con cui è sorta, è stata smantellata lasciando dietro di se, oltre allo strascico di polemiche relative alla fideiussione, anche copri water colorati, sacchetti di pan grattato, un estintore e delle bombole del gas.

Proprio per questo, se prima le lamentele dei vicini riguardavano il volume della musica durante le serate, ora il problema sono i rifiuti che giacciono abbandonati sotto il sole torrido di questi ultimi giorni. «L’altra sera dopo 10 giorni di vacanza sono tornata a correre con la carrozzina lungo il marciapiede che costeggia l’ex Summer Festival – racconta Antonella un’habitué del jogging – e mi sono ritrovata a dover fare il salto degli ostacoli con quel che resta delle ex pedane di accesso».

Proprio vicino al marciapiede, semi nascosta da una palma ormai rinsecchita, e a pochi passi da quel che rimane delle scheletro dell’area eventi, ecco spuntare una delle vasche di scarico dei bagni chimici e delle attività. «Spero che – afferma un vicino passato per vedere la situazione – decidano di intervenire al più presto. L’altra sera una macchina è passata lanciando un sacchetto dell’immondizia. Non voglio che diventi una discarica abusiva».

In effetti, la preoccupazione del cittadino gallaratese, sembra più che fondata perchè incominciano a fare capolino anche rifiuti urbani. «A fine evento – affermavano quasi tre mesi fa gli organizzatori – l’area sarà completamente smantellata e risistemata». Sarà così anche con la chiusura anticipata?