“Nidi gratis” per le famiglie in difficoltà

Cassano Magnago - In Consiglio Comunale è l’assessore Maida a presentare la legge regionale

– Il nido non sarà più un costo per molte famiglie, che potranno ora scegliere l’asilo comunale o quelli convenzionati col municipio senza sborsare un solo centesimo.
La novità, presentata in aula consiliare dall’assessore Salvatore Maida, si deve alla recente legge regionale “Nidi gratis”, che azzera la retta mensile per i nuclei familiari con un indicatore patrimoniale Isee non superiore a quota 20mila. L’investimento del governo lombardo si aggiunge così a quello del Comune, che negli ultimi dieci anni ha consentito a molti di accedere a questo servizio a prezzi sostenibili,

grazie alle convenzioni stipulate dall’amministrazione locale con le strutture educative gestite da privati. Convenzioni che sono state rinnovate durante l’ultimo consiglio comunale, con l’approvazione unanime di tutte le forze politiche, nonostante il nuovo sistema di sovvenzionamento introdotto dal Pirellone comporti un costo in più per le casse municipali. Fino allo scorso anno, infatti, la Regione rimborsava la quota stanziata dai Comuni, a sgravio della retta, per i nidi convenzionati. Adesso, invece, copre la differenza tra la tariffa degli asili e il contributo comunale, che nel caso di Cassano Magnago ammonta a 250 euro per ogni bambino. Cifra che rimarrà ora a carico dell’amministrazione comunale: la giunta ha tuttavia deciso di confermare lo stanziamento, per un totale di circa 70mila euro, così da permettere alle famiglie di usufruire della nuova legge lombarda e di vedersi ridurre a zero, quindi, la retta del nido. Si tratta di un’agevolazione che sarà estesa agli ultimi tre mesi dello scorso anno scolastico: i genitori otterranno il rimborso della retta di maggio, giugno e luglio 2016.
Insomma, ha chiarito l’assessore, «sul sostegno agli asili non facciamo un passo indietro, anche se adesso il Comune ci rimette». Una scelta apprezzata pure dalle opposizioni: non solo dall’ex sindaco leghista Aldo Morniroli, la cui amministrazione varò nel 2006 le prime convenzioni con i nidi, ma anche dal Pd, che per voce di Claudio Carabelli ha elogiato «un sistema che funziona: la nostra priorità sono i cittadini cassanesi».
In altre parole, come ha spiegato ancora Maida, «continuiamo a favorire la libertà di scelta educativa: molti non potrebbero permettersi di iscrivere i figli al nido, se non ci fossero le convenzioni che ormai da tempo sottoscriviamo con gli asili».
E che hanno consentito di eliminare la lista d’attesa per l’accesso al nido comunale: struttura che, con soli 53 posti, non sarebbe in grado di soddisfare da solo le esigenze dell’intera città.