Una mattinata di guasti e treni fermi. «Nessuna comunicazione ai viaggiatori»

La lamentela social dopo i disguidi di ieri e i convogli bloccati a Milano Certosa

Un guasto ad un treno, altri convogli fermati a Milano Certosa. Mattinata difficile per i pendolari, che in una nota lamentano la «scarsa comunicazione» da parte di Reti Ferroviarie Italiane.
Il problema ha riguardato il treno 20307. Ovvero il convoglio che parte da Luino alle 6.19, ferma a Gallarate alle 7.18 e arriva a Porta Garibaldi alle 7.57. Ieri però, a destinazione quasi raggiunta, il treno è stato costretto a fermarsi per un guasto.
Un problema che ha avuto ripercussioni anche su altri convogli.

Ad esempio, come viene raccontato nei gruppi Facebook dei pendolari, sul 10403. Ovvero il treno delle 7.23 da Gallarate, rimasto fermo 25 minuti fuori dalla stazione di Porta Garibaldi in attesa che il 20307 ripartisse.
Non è tutto. Il 20309, ovvero il treno che parte dalla stazione di piazza Giovanni XXIII alle 8.05 «è stato fatto fermare a Milano Certosa», lamenta in una nota il Comitato pendolari Gallarate-Milano. La stessa sorte è toccata anche ai treni delle 7.51 e delle 8.21, convogli partiti da Varese e diretti a Milano. «Non ci è stata fornita alcuna comunicazione da parte di Rfi», la lamentela che i pendolari hanno affidato ad un comunicato stampa, «i viaggiatori sono rimasti in balia degli eventi e ci sono stati momenti di tensione altissimi». Per rendersene conto basta scorrere i gruppi Facebook dei pendolari.
Dove si vedono immagini di persone ammassate sulle banchine della stazione di Certosa. «Rfi non è nuova a situazioni di questo tipo», lamentano i pendolari. Che, per una volta, prendono le difese di TreNord. Visto che in casi come queste «la colpa ricade sempre su TreNord e sui ferrovieri, ovvero i controllori e i macchinisti, che però devono subire le decisioni di Rfi sulla rete».
È nei confronti di quest’ultima che i pendolari chiedono a Regione Lombardia di intervenire affinché situazioni come quella di ieri mattina non si verifichino più. Il tutto nella settimana che si concluderà venerdì 27 con uno scioperò che interesserà la linea ferroviaria tra le 9 e le 17.
Un’agitazione promossa dalle principali sigle sindacali, per una giornata in cui saranno garantiti solo i treni in partenza entro le 9 e con arrivo previsto nella destinazione finale entro le 10 del mattino.