Le bibite gassate sono poco salutari e troppo diffuse. Da evitare

Nascosti in queste bevande ci sono tantissimi zuccheri

Metà delle bibite gassate in vendita in un supermercato contiene più zucchero di quanto un adulto dovrebbe consumarne in 24 ore. È il risultato di un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal riferito al mercato britannico ma che ha notevoli punti di contatto con quel che c’è sugli scaffali nel nostro Paese.

Il 55% di tutte le bevande gassate testate contiene più di 30 grammi (sette cucchiaini) di zucchero, il limite indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per chi abbia più di 11 anni. E una lattina da 33 cl di tre bevande su quattro dei 169 prodotti studiati contiene più di 24 g (sei cucchiaini) di zucchero che è il limite giornaliero massimo per i bambini dai 7 ai 10 anni.
L’American Heart Association e l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano di assumere non più di 6 cucchiaini di zucchero al giorno per le donne e 9 per gli uomini.

Sembrano cifre alte ma raggiungerle è più facile di quanto sembri: oltre agli zuccheri aggiunti nascosti nei cibi confezionati, pensiamo solo al fatto che una lattina di cola contiene quasi 8 cucchiaini di zucchero, una barretta di cioccolato 6 cucchiaini, un succo di frutta piccolo in cartone oltre 5. Record assoluto per alcune bevande alla frutta di catene americane con l’equivalente di ben 25 cucchiaini di zucchero a tazza.

Alcuni Paesi hanno deciso di intervenire sul consumo di bevande zuccherate (e zuccheri aggiunti). Il Messico ha imposto una tassa sulle bevande non alcoliche con aggiunta di zucchero. L’Ungheria l’ha impostata sui prodotti confezionati con elevata percentuale di zuccheri, sale o livelli di caffeina. Filippine, Sudafrica, Regno Unito e Irlanda del Nord hanno annunciato l’intenzione di applicare tasse sulle bevande zuccherate.