Rifiuti nel Vellone, ma con la “firma”

“Segnalaci Varese” è l’iniziativa di caccia al degrado e ai disagi che consente al lettore di collegarsi all’indirizzo internet www.segnalacivarese.it e indicare l’obbrobrio in cui è incappato, fissando il punto sulle cartine delle città.

Sacchi della spazzatura nel fiume Vellone, nel tratto che scorre a Masnago. Il “Segnalaci Varese” di oggi parte da una dritta “live” fatta l’altro ieri dalle Guardie ecologiche del Comune di Varese, intervenute sul posto dopo alcune chiamate dei cittadini.

Inevitabile dare spazio alle maleducazione di chi scambia un alveo e i suoi dintorni per una discarica: la nota preoccupante è che episodi di questo genere sono sempre più frequenti in città e funestano sia il centro storico (ritrovamenti dietro la basilica di San Vittore), sia la verde periferia.
Fausto Gambaro e le sue Gev sono giunti in via Cola di Rienzo giovedì mattina verso le 11, allertati da alcuni abitanti del luogo ormai esasperati dalla situazione.

Nel letto quasi in secca del fiumiciattolo e nel giardinetto attiguo, ben visibili, facevano capolino 15 sacchi viola riempiti di materiale totalmente indifferenziato, sparsi qui e là insieme a pezzi di legno e addirittura a una macchina fotocopiatrice. Le Gev si sono adoperate per la pulizia, chiamando Aspem per il ritiro del pattume indebitamente gettato.
Non solo: come da abitudine, aprendo i contenitori hanno cercato qualche indizio utile per risalire agli autori del misfatto. La fortuna – o forse sarebbe meglio scrivere la sbadataggine degli autori – li ha aiutati: fra la spazzatura sono emersi alcuni particolari, tra cui una foto, che potranno servire alle attività di indagine.
Durante le operazioni erano presenti anche alcuni residenti della zona, che hanno rivelato come ritrovamenti di questo tipo siano tutt’altro che isolati lungo il Vellone: l’ultimo è avvenuto solo la settimana scorsa.

Passando ad altro genere di segnalazioni, riportiamo l’interessante problema sollevato da un lettore che ci ha scritto sul nostro sito www.segnalacivarese.it. Ecco il testo della sua missiva: «Da Sant’Ambrogio, scendendo a Varese, si ha la possibilità di girare a sinistra verso via Mulini Grassi, in direzione Valganna. Lo si può fare, però, in situazione di grande pericolo: la svolta a sinistra è infatti su una curva cieca e chi proviene da Sant’Ambrogio si trova all’improvviso l’ostacolo di fronte, impossibilitato ad evitarlo, esponendosi così ad un alto rischio di tamponamento a catena».
E suggerisce: «Segnalare la pericolosità dovrebbe essere doveroso, ma in realtà non c’è alcun cartello. Meglio ancora sarebbe mettere il divieto di svolta a sinistra nel punto in oggetto».

La descrizione della situazione fatta dall’utente è accurata e puntuale e non abbisogna di ulteriori spiegazioni: chiunque vi sia passato almeno una volta non può che concordare sull’estrema pericolosità di questo tratto. Serve una nuova segnaletica atta a ripristinare condizioni di circolazione più sicure: confidare solo nella prontezza di riflessi degli automobilisti non è abbastanza per evitare incidenti.n