Adelina regala un angelo ai suoi “angeli”: «Applichiamo l’ordinanza antiprostituzione»

La donna era stata salvata dalla squadra mobile di Varese allo sfruttamento. Ora combatte per le donne

Adelina torna a Varese per portare «un angelo ai miei angeli», ovvero gli uomini della squadra mobile della questura di Varese che a fine anni 90 la salvarono dalla schiavitù della prostituzione e per rivolgere al sindaco Davide Galimberti lo stesso messaggio che sta inviando a tutti i primi cittadini d’Italia: «far entrare in vigore l’ordinanza anti prostituzione che permette di multare sino a 10mila euro i clienti – spiega – bloccare la richiesta è l’unico modo per aiutare queste ragazze. Colpire loro, attraverso sanzioni sul decoro urbano, significa danneggiarle ulteriormente. Il racket della prostituzione è gestito dalla criminalità organizzata. Le ragazze, schiave avviate alla strada dopo aver subito violenze di ogni genere, saranno soltanto spostate altrove».

E in questo modo «si rovinerà il prezioso lavoro della polizia. Prima di fidarmi degli angeli che mi hanno salvata», autori di una maxi indagine che ha portato all’arresto della rete di sfruttatori, «ci ho messo dei mesi. Spostando le ragazze non si permetterà agli investigatori di creare un rapporto confidenziale che aiuta gli inquirenti nelle indagini e salva le ragazze dalla schiavitù». Bloccando la richiesta «cioè sanzionando i clienti – spiega Adelina che ieri era in Questura a Varese per abbracciare i suoi angeli – si colpisce la richiesta, si colpisce il giro d’affari della criminalità organizzata. È il solo modo ed è nei poteri dei sindaci applicare questa ordinanza anti prostituzione». Adelina nel 1995 era arrivata in Italia dall’Albania come schiava del racket della prostituzione, quando era poco più che una ragazzina, dopo essere stata sequestrata, violentata e trasformata in una prostituta.

Nel 2005 dopo essere stata salvata dagli agenti della Questura di Varese era scesa in campo per difendere la libertà ritrovata e aiutare altre ragazze, altre schiave che stavano vivendo quello che era toccato a lei. Adelina ha iniziato da un libro “Libera dal racket della prostituzione”, in cui racconta la sua vita e i cui proventi sono stati devoluti in beneficenza e oggi opera in tutta Italia sensibilizzando soprattutto la politica ad agire in sostegno delle forze di polizia per debellare una condanna a vita per migliaia di giovani donne.