Alla scoperta dei segreti della Rasa

Uno spettacolo itinerante questo sabato dalle sorgenti dell’Olona alle case matte del Monte Legnone

La Rasa svela i suoi tesori e i suoi segreti più nascosti questo fine settimana, raccontandosi come mai aveva fatto prima d’ora, grazie a Betty e Chicco Colombo che dedicano al paese la seconda tappa di “Apparizioni”.

Lo spettacolo, itinerante dalle sorgenti dell’Olona alle case matte del Monte Legnone, è in programma per questo sabato con partenza da Villaggio Cagnola (in caso di pioggia l’evento sarà rimandato a domenica 23, stesso posto stessa ora).

Nata con l’idea di svelare luoghi nascosti o meno frequentati dai varesini, e lasciarsi suggestionare dalla loro capacità di evocare storie del passato o immaginarie, sapientemente intrecciate dall’arte di Betty e Chicco Colombo, «Apparizioni» ha debuttato settimana scorsa a Villa Mylius. Il calendario, che prevede otto date complessive sino alla fine di settembre, prosegue sabato 22 luglio con il secondo appuntamento, o meglio, la seconda apparizione, in Rasa. A condurre il gioco assieme alla nota coppia di attori, ci sarà anche un ospite d’onore: il collega Angelo Miglio. Il ritrovo è per le ore 18 al cancello di entrata della sede del Parco del Campo dei Fiori al Villaggio Cagnola.

Da qui, teatranti e pubblico raggiungeranno insieme le sorgenti dell’Olona recentemente ripristinate, dando a Betty Colombo l’occasione di raccontare la sua personalissima storia riguardo alla nascita del fiume, della sua crescita e delle sue esperienze di vita. Una storia avvincente che porterà poi il pubblico a spostarsi verso il Monte Legnone per raggiungere, in dieci minuti di passeggiata nel bosco, la località Casematte, con «apparizioni» ispirate a Gianni Rodari, il grande scrittore che per un periodo fu insegnante proprio al Villaggio Cagnola, nel secondo dopoguerra «dando così il suo contributo al grande lavoro educativo di Sergio e Rosina Rossi», scrivono Betty e Chicco Colombo nella presentazione dello spettacolo che sarà dedicato proprio alla figura di Rosina Rossi, recentemente scomparsa.

Rosina Rossi, assieme al marito Sergio, diresse il Villaggio Cagnola per quasi un decennio, dal 1952 al 1961, trasformandolo in un’esperienza educativa all’avanguardia, in contatto con la migliore pedagogia attiva europea del tempo, divenuta punto di riferimento per progetti che si sono sviluppati poi, come quella di don Milani.

Il villaggio nacque alla fine della Seconda guerra mondiale per accogliere bambini orfani e ragazzi in difficoltà che provenivano da tutta Italia, da ambienti sociali diversi e con culture differenti. Fu un’originale esperienza d’integrazione e interazione in cui si sperimentò, al motto di più «poche parole e molti fatti», un modello di educazione attiva, dove si dava molto spazio alle attività espressive e moltissima importanza alla collaborazione tra le diverse componenti educative con l’obbiettivo di formare dei cittadini attenti, rispettosi e consapevoli dei principi del nostro vivere comune: la Costituzione.

La partecipazione è gratuita, ma è richiesto di comunicare preventivamente l’adesione a [email protected] per organizzare meglio l’accoglienza.