Ausiliaria aggredita a Varese, l’appello dei sindacati. «Basta servizi in solitaria»

Scendono in campo Sulpl e Cup: «Clima pericoloso e preoccupante, accertamenti sempre in coppia»

– Ausiliaria della sosta aggredita: scendono in campo i sindacati. «Clima pericoloso. Basta servizi “in solitaria”, gli accertatori lavorino in coppia. Il Comune deve tutelare gli ausiliati».

, segretario provinciale del Sulpl, il sindacato di riferimento della polizia locale, interviene sull’aggressione subita pochi giorni fa da un’accertatrice “rea” di aver fatto il proprio lavoro multando un automobilista posteggiato all’incrocio tra via Veratti e via Marcobi. L’uomo, che non soltanto bloccava il traffico ma rendeva pericolosa la circolazione, dopo aver aggredito la vittima è fuggito a gambe levate. Violento e “coniglio” verrebbe da dire. L’aggressione è sfociata in una bagarre politica di accuse e contro accuse tra centro destra e centro sinistra.

«Delle polemiche politiche a noi non interessa – dice Conte – ci interessa che i colleghi e gli accertatori della sosta possano lavorare in sicurezza. Non è così purtroppo da qualche tempo. E in questo caso specifico le strisce blu non c’entrano. È un umore, un clima che porta i prepotenti, tutti coloro che pensano di essere più furbi o al di sopra della legge, a diventare aggressivi con chi le regole le fa rispettare». Conte parla di social: «Abbiamo monitorato le reazioni alla notizia dell’aggressione della nostra ausiliaria – spiega il rappresentante sindacale – e se da un lato abbiamo constatato che la maggior parte di questa società virtuale è sana e ha espresso solidarietà per l’aggressione subita tra l’altro da una donna, una piccola parte, che però è particolarmente violenta, ha gioito per l’accaduto incitando tutti a picchiare di più la prossima volta».

Un clima «che preoccupa e molto – dice Conte – i nostri ausiliari non possono andare a lavorare con il timore di essere aggrediti». Una soluzione preventiva «c’è ed è a costo zero – dice Conte – i nostri ausiliari oggi svolgono servizio da soli. Chiediamo che i servizi vengano effettuati a coppie: un’aggressione, se si è in due, è decisamente più improbabile». E sull’aggressione sono intervenuti anche i Cub: «La solidarietà non basta e ancor meno servono le strumentalizzazioni politiche in corso. Servono invece misure concrete da parte dell’Amministrazione comunale e di Avt perché crediamo che svolgere questo servizio presenti margini di rischio non più accettabili», si legge nella nota dei sindacati autonomi. «Come sindacato CUb. Pi riteniamo che questi lavoratori debbano essere tutelati meglio in modo che simili episodi non si ripetano e chiediamo quindi al Sindaco di Varese e alla dirigenza di Avt, a tutela dell’incolumità dei lavoratori, di introdurre modalità organizzative come quelle già sperimentate nell’ambito della polizia locale, ad esempio prevedendo l’espletamento “in coppia” del servizio degli ausiliari».