Branco scatenato. Prima arrivano insulti omofobi poi le sprangate

Vittima un uomo di 50 anni, anche derubato. Si cerca un’Alfa Mito nera

Aggressione omofoba in pieno centro: la vittima presa a sprangate e poi rapinata. Arancia Meccanica in pieno centro: il fatto è avvenuto intorno all’una della notte tra venerdì e sabato nella zona di via Staurenghi. A segnalare l’accaduto, denunciando la violenza andata in scena, è la stessa figlia della vittima. Un cinquantenne residente nella zona aggredito al termine di una cena tra colleghi di lavoro. L’uomo non è omosessuale (il fatto non rende meno grave l’accaduto)

ma ai balordi che si sono resi protagonisti del pestaggio, almeno due giovani italiani, è bastato vedere un gruppetto di uomini per iniziare con sfottò e insulti. La vittima e i colleghi si stavano salutando al termine della serata: gli ultimi convenevoli veloci prima di avviarsi ciascuno alla propria auto per rincasare. Incredibile che gli aggressori davanti ad una scena che potrebbe vedere protagonista ciascuno di noi abbiano iniziato a cantare a squarcia gola cori omofobi. All’indirizzo della vittima, che si stava già frettolosamente avviando verso l’auto, è arrivata una pioggia di insulti odiosi: «Frocio, culattone». La vittima, comprensibilmente spaventata dalla situazione, non ha reagito. Non ha in alcun modo replicato ai ragazzi, ha accelerato ulteriormente il passo per raggiungere l’auto e andarsene. Ma gli aggressori, a quanto pare, non erano ancora paghi. Hanno preso una spranga dal bagagliaio dell’auto, identificata dai testimoni in un’Alfa Mito di colore nero, e hanno assalito il cinquantenne alle spalle. Ed è iniziato il pestaggio: la vittima è stata colpita alla schiena, alle gambe, al volto, ferendolo al mento e alla testa. Quindi gli hanno sottratto il portafoglio caduto dalla tasca della vittima durante l’aggressione, rapinandolo, prima di fuggire a tutta velocità dopo essere saltati sull’Alfa. A “salvare” la vittima da una sorte ancora peggiore sono stati i residenti nella zona dove l’aggressione è avvenuta che spaventati dalle urla d’odio degli aggressori e d’aiuto della vittima hanno iniziato ad affacciarsi alle finestre e a scendere in strada per vedere cosa stesse accadendo. I picchiatori se ne sono andati. La vittima è stata soccorsa: sul posto è intervenuta un’ambulanza inviata da Areu. In seguito al pestaggio la vittima ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere a causa delle lesioni riportate.