«Chi fa impresa saprà reagire»

Le reazioni degli imprenditori varesini alla Brexit

Stupiti, preoccupati ma anche ostinatamente ottimisti: sono gli imprenditori varesini di fonte ai risultati di Brexit. La Gran Bretagna è fuori dall’Unione Europea, le borse reagiscono malissimo in tutto il mondo ma qui, chi fa impresa, ha capito che per andare avanti bisogna scovare i punti di forza di ogni scenario e imparare a farci leva.

«Le Borse sono state prese in contropiede, nessuno si aspettava un risultato del genere, e le conseguenze, nell’immediato, possono essere imprevedibili. Però sono sicuro che la tempesta sui mercati azionari si placherà presto», commenta, presidente di Eolo, azienda varesina quotata in Borsa dal 2014. Dal suo punto di vista, piuttosto, potrà essere interessante per il nostro tessuto economico provare a sfruttare le opportunità offerte da Brexit: «La sterlina è destinata ad indebolirsi in fretta, quindi si potranno sfruttare nuovi equilibri nella bilancia import-export verso il Regno Unito». «Quello che mi preoccupa è la forte differenza generazionale tra chi ha scelto di lasciare l’Europa e chi voleva rimanere – aggiunge Spada – E soprattutto la distribuzione geografica dei risultati, con Scozia e Irlanda del Nord compatte per il “remain” e che ora vedranno rinvigorite le loro ambizioni separatiste. Temo possa innescarsi una spirale di tensione in quelle regioni, con degenerazioni anche violente dello scenario».

Che sia l’opportunità per noi di trovare nuovi investitori? A chiederselo è, amministratore delegato di Openjobmetis, agenzia di lavoro che pure è quotata in borsa. «Certamente la forte incertezza mostrata in questa occasione dai mercati finanziari non mi piace – ammette – Ma sono convinto che potremo archiviare queste preoccupazioni entro il prossimo week end di mare», aggiunge. «Mi sforzo quindi di guardare oltre, di notare che questo bicchiere che può essere mezzo pieno», spiega,

puntando l’accento più sulle opportunità che non sulle preoccupazioni. «Gli investitori delusi dalla crisi, quella crisi che certamente colpirà nell’immediato il Regno Unito, potranno trovare in Italia un luogo più sicuro, più stabile e meno vulnerabile di quanto non si sia rivelata la Gran Bretagna». Insomma secondo Rasizza il risultato di Brexit disegna uno scenario in chiaro scuro, carico di luci e ombre da saper leggere, interpretare e sfruttare. «Perchè al di là dei dati finanziari – spiega l’ad di Openjobmetis – la nostra economia in questo contesto potrebbe riuscire a trovare nuovi investitori».

Sinceramente dispiaciuta per Brexit è , Style director di Nau. La sua è un’opinione netta: «Speravo vincesse il “remain” perché credo nella forza dell’Unione», spiega. «Vedremo – aggiunge laconica – Sicuramente ci saranno delle turbolenze per un fatto storico inedito e certo inaspettato». Ma lo spazio concesso allo sconforto finisce qui: «La soluzione a questo punto è una sola – aggiunge – Calma e gesso. Cerchiamo di gestire nel migliore dei modi questa situazione inaspettata, sempre pronti a scegliere le risposte migliori per il nostro business».