«È sempre opportuno vaccinare i bimbi. Un’operazione utile all’intera società»

L’esperta - Parla Anna Maria Bottelli, pediatra libero professionista, che assicura: «Così si prevengono 2,5 milioni di morti ogni anno»

«È opportuno che i bambini vengano vaccinati. La vaccinazione torna utile non solo al bambino vaccinato, ma all’intera società». Ad affrontare il tema è , pediatra libero professionista già ospedaliera. «Per prima cosa è molto importante un giusto counselling, con una informazione corretta ai genitori, perché il compito del pediatra è quello di fare prevenzione anche attraverso la promozione attiva delle vaccinazioni infantili, che prima erano definite “obbligatorie” e adesso “raccomandate”». «Io chiamo le vaccinazioni “strumenti di tipo sociale”, che sono serviti negli anni per la prevenzione di mortalità e morbilità e per la promozione del progresso sanitario e sociale. L’Oms ha dichiarato che i vaccini prevengono 2,5 milioni di morti ogni anno e che i bambini vanno protetti fin dal terzo mese di vita».

La dottoressa Anna Maria Bottelli

La dottoressa Anna Maria Bottelli

La Società Italiana di Pediatria ha divulgato recentemente un documento che illustra i falsi miti sui vaccini, primo fra tutti è il nesso di casualità tra vaccini e autismo. Ciò non è riscontrabile in nessuno studio scientifico. L’Oms, inoltre, afferma che i dati epidemiologici disponibili non mostrano alcuna evidenza di un legame tra vaccino Mrp (morbillo, parotite e rosolia) e disordini dello spettro autistico. Un altro falso mito afferma che le malattie infettive stessero già scomparendo prima dell’introduzione

dei vaccini. A dimostrare che non è così c’è la poliomielite, malattia che è sempre esistita, tanto che epidemie si sono verificate in Europa anche negli anni 50 e 60, in un periodo di miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. È solo dopo l’introduzione del vaccino anti-polio che si è assistito alla sua scomparsa. C’è chi, erroneamente, pensa che le malattie infettive siano state completamente debellate. Eppure un’epidemia di poliomielite è stata registrata in Olanda negli anni 90, in un gruppo di adepti della chiesa protestante riformata che rifiutavano di vaccinare i propri figli, cosa che ha causato 72 episodi di infezione, 2 morti e 59 paralizzati a vita. Inoltre, non è vero che tanti vaccini somministrati in un’unica puntura siano dannosi, in quanto ogni bambino ha la capacità teorica di rispondere a circa 10 mila vaccini contemporaneamente. Qualche genitore argomenta: «Prima tutti facevano il morbillo e nessuno è mai morto per questo». Affermazione che non è vera, in quanto l’infezione naturale da morbillo provoca l’encefalite in uno su mille bambini infettati e la morte di 2 infettati su mille. Al contrario, la vaccinazione Mpr può provocare una grave reazione allergica solo in uno su un milione di soggetti vaccinati. «Al campo vaccinale – conclude Bottelli – si applicano i quattro principi della bioetica che sono: libertà di scelta; non nuocere; giovare; permettere a chiunque, in maniera equa, al di fuori dell’estrazione sociale, di potervi accedere».