“Gentle storm”: Luca Bellandi alla Galleria Ghiggini di Varese

L’esposizione verrà inaugurata oggi e sarà visitabile fino a domenica 22 ottobre

L’arte di Luca Bellandi arriva a Varese ospitata dalla Galleria Ghiggini. E il catalogo creato per l’occasione riserva un dono speciale ai varesini che vorranno acquistarlo: una stampa, edita in tiratura limitata, tratta dal disegno «Personal file» del pittore livornese.

«Gentle storm» è il titolo della mostra che la galleria di via Albuzzi ha scelto di dedicargli proponendo al pubblico una raccolta di pezzi che racchiude alcune delle tematiche e dei soggetti cari all’artista.

L’esposizione è stata inaugurata oggi, sabato 30 settembre alle 17.30, contestualmente alla presentazione del catalogo arricchito, oltre che dal piccolo regalo per gli appassionati, anche dalle interpretazioni critiche a firma di Alberto Gavazzeni e di Gian Ruggero Manzoni, particolarmente colpito dalla capacità di «inventare con grande sicurezza e maestria gestuale» dell’artista.

Classe 1962 Bellandi ha frequentato l’istituto d’arte a Pisa e nel 1985 ha conseguito la laurea all’Accademia d’arte di Firenze, città dove attualmente insegna pittura e disegno presso l’associazione Arti evasive di cui è direttore artistico. Il suo percorso, inizialmente ispirato ai classici ha poi incontrato l’arte e l’underground americani per sviluppare un linguaggio proprio e distintivo che gli ha garantito attenzione e consensi in Italia, in Europa e persino negli Stati Uniti.

«La sua è comunque capacità emotiva di cogliere l’incanto momentaneo della natura e della sua risplendente provvisorietà, attraverso i tralci di fiori, i pappagalli variopinti o i pesci», scrive Gavazzeni nel catalogo.

«A questi elementi spesso aggiunge sulle tele parole, lettere, segni grafici – aggiunge ricordando i precursori del genere, dalla scomposizione cubista e futurista alla pittura nord americana dei Cy Twombly, Basquiat e Schnabel – L’uso dell’alfabeto appare coestensivo dell’immagine trasmettendoci l’idea della scrittura come forma e della parola come elemento pittorico. Insomma la parola può diventare immagine e quindi il punto focale del dipinto, anch’essa parte del sistema narrante della tela».

La mostra sarà visitabile fino a domenica 22 ottobre, tutti i giorni da martedì a domenica, al mattino dalle 10 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 16 alle 19.