Il Consiglio approva il programma di Galimberti

I progetti del sindaco - Esito favorevole anche per le variazioni di bilancio e per le undici commissioni

– Visionario e coerente, per la maggioranza, ricco di contraddizioni e utopistico, per l’opposizione, il documento che contiene le linee programmatiche di governo dell’amministrazione Galimberti passa in consiglio comunale, insieme alle variazioni di bilancio propedeutiche all’approvazione dell’equilibrio e alle undici commissioni. È stata lunga, ma priva di colpi di scena, la discussione sulle linee programmatiche che il sindaco Galimberti aveva illustrato nella seduta del consiglio comunale di settimana scorsa. «Questo documento è il frutto di due anni di lavoro del Partito Democratico –

ha detto Luca Paris (Pd) -, cominciato in sede, allargato alla cittadinanza e infine condiviso con gli alleati in campagna elettorale. Rispecchia, pur nella sua sinteticità, le linee di indirizzo che questa amministrazione vuole dare alle politiche per la città». Via libera anche alla super variazione di bilancio e all’accertamento dell’esistenza degli equilibri generali. «Si tratta di piccolissimi passi verso l’impostazione della gestione delle risorse – ha detto il capogruppo Pd, Luca Conte – Subentriamo a metà esercizio, i margini di manovra sono limitati perché molte spese sono già state fatte e i soldi impegnati». Apprezzata e condivisa anche la decisione della giunta di bloccare, per il momento, la vendita delle azioni di A2A. Molto critica, naturalmente, l’opposizione che ha evidenziato tutti gli elementi di contraddizione del documento. «Si sostiene da una parte di voler promuovere e incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale e poi dall’altra si facilita la sosta in centro. – ha detto il consigliere della Lega Nord, Fabio Binelli – Si caldeggia la collaborazione della Regione Lombardia sui grandi temi cittadini e poi si dichiara di non voler più realizzare il teatro in piazza della Repubblica, senza nemmeno consultare la Regione con cui si è stretto un accordo di programma al riguardo». Dulcis in fondo il tema caldo del piano di governo del territorio. «Il punto cardine della variante al pgt che proponete vuole eliminare lo strumento della perequazione – ha affondato Binelli – che è l’unico che può arginare il consumo di nuovo suolo. State eliminando con un colpo di spugna una delle battaglie decennali della sinistra che fu la prima a dotarsi della perequazione ed è un elemento su cui lo stesso Renzi sta lavorando in tema di pgt». Forza Italia ha sottolineato invece l’insostenibilità economica del programma. «Ci sono troppi progetti che vanno al di la delle reali possibilità economiche del Comune. – ha detto Simone Longhini – Mentre è troppo generico sui progetti posti già in essere e finanziati dalla scorsa amministrazione».