Il Cup si sposta, utenti spaesati

All’ospedale - La collocazione del Centro Unico di Prenotazione spiazza i cittadini . Bravi: «Leggete i cartelli»

– Primi disagi per l’utenza che si deve recare al nuovo Cup. Diversi cittadini, infatti, si trovano spiazzati dalla nuova collocazione del Centro Unico di Prenotazione, che ha traslocato dalla vecchia sede che si affaccia su viale Borri alla nuova dislocata all’interno della recentissima palazzina che ospita il Day Center.

«La gente non è abituata a guardare e leggere i cartelli che incontra – spiegano dalla direzione dell’ospedale varesino – I cartelli che indicano il nuovo Cup sono ovunque: sia che si decida di entrare da viale Borri, sia che si acceda da via Guicciardini, così come da via Lazio».
Ma la vera questione è quella di abituare l’utenza che affluisce al Circolo ad utilizzare l’ingresso principale di via Guicciardini. «Invitiamo tutta la cittadinanza ad usare l’ingresso

principale di via Guicciardini, al fianco del Pronto Soccorso -spiega Callisto Bravi, direttore generale dell’Asst Sette Laghi -. Da lì, raggiungere il Cup è un attimo perché basta svoltare a sinistra e in un attimo si raggiunge il Cup. Vorrei, inoltre, ricordare che per arrivare di fronte alla hall d’ingresso di via Guicciardini con i mezzi pubblici, la linea da prendere è la O e non la E».
Ma le corse della linea O, che passa da piazza Monte Grappa e arriva proprio in via Guicciardini, non sono così frequenti come quelle della “sorella maggiore” E. Negli uffici della logistica dell’azienda ospedaliera di sta ipotizzando di chiedere al Comune la possibilità di intensificare le corse della O e esporre dei cartelli informativi sulle linee urbane che spieghino che per raggiungere il residuo ospedaliero varesino la linea consigliata è appunto la O. Facile a dirsi, ma non a farsi. Perché il trasporto pubblico, recentemente, fa capo all’Agenzia del trasporto pubblico che gestisce le provincie di Varese, Como e Lecco.

«Entro luglio, l’Agenzia deve predisporre un bando di gara per rivedere i circuiti percorso dal trasporto pubblico in tutte e tre le province – spiega l’assessore all’Urbanistica, Fabio Binelli – Ogni Comune e ogni provincia sta segnalando all’Agenzia le varie problematiche territoriali. Proprio domani (oggi ndr), durante la giunta sottoporremo all’agenzia alcune criticità, tra cui quella legata al trasporto pubblico verso il presidio ospedaliero». Intorno all’ospedale di Circolo ruotano due linee circolari: la O e la G che giunge al cimitero di Giubiano. «Da tempo una delle ipotesi pensate da Palazzo Estense è quella di unificare le due linee – continua Binelli – Si tratterebbe di estendere la corsa della linea G fino a via Guicciardini. Questa ipotesi si è arenata perché è necessario effettuare dei lavori stradali per renderla compatibile a quanto previsto dal codice della strada. Diciamo che la zona di Giubiano, e conseguentemente anche via Guicciardini, non è proprio un’area ideale per supportare il trasporto pubblico pesante. Giubiano è un rione ricco di vie strette e già appesantito dal traffico».
Rimane comunque il problema dell’accessibilità all’utenza più debole che arriva in ospedale attraverso la linea E: la linea principale del trasporto pubblico cittadino perché collega due delle zone più popolose della città, Masnago e Bizzozero-Bustecche. «Su questo tratto, oltretutto, si trovano molti dei servizi pubblici più importanti: stadio, scuole, palazzetto, Ats e università. Per agevolare l’utenza che arriva da Viale Borri, l’ospedale – o chi per esso- dovrebbe pensare a una forma di scale mobili che permettano. Di superare il dislivello che c’è tra viale Borri e l’ingresso di via Guicciardini».