Il fascino e la magia dell’arte contro gli abusi sulle donne

Il 28 ottobre reading collettivo e musica a Varese per sensibilizzare su uno dei mali del nostro tempo

A Varese la violenza alle donne si combatte a “colpi” d’arte e bellezza.

Una lettura, senza commenti, interventi o dibattiti, che è una catena di parole e di musica per ricordare tutte le donne che non ci sono più, i loro figli e le loro madri e padri che le piangono.

Il reading collettivo, sabato 28 ottobre, porterà l’attenzione su quanto ci sia ancora da fare per fermare questa “epidemia”, e per ricordare tutte le donne che si sono battute nel corso della storia per far prevalere i propri diritti e avere giustizia.

Dalle 10.30 alle 16.30, in piazza del Podestà a Varese, ci sarà un’occasione per fermarsi a riflettere e ascoltare la lettura continuativa di testi, intervallati da momenti musicali, sul tema della lotta alla violenza alle donne. L’arte diventerà mezzo di comunicazione per sensibilizzare su uno dei mali del nostro secolo, la violenza di genere, un crimine tragico che matura troppo spesso in seno alla famiglia o all’interno di relazioni sentimentali.

Chi desidera partecipare come lettore o musicista può segnalare la propria disponibilità, indicando anche la fascia oraria, inviando una mail a [email protected] o un sms al 335/683.883.7, entro il 15 ottobre. Mentre l’appuntamento per chi volesse partecipare all’organizzare l’evento è per sabato 23 settembre, alle 11, al caffè Bosisio di Varese.

In tanti, almeno una quarantina in tre giorni, si sono fatti avanti per prendere parte alle sorprendenti ed emozionanti performance. «Sono molto interessata a questo tema e a questo problema che sta assumendo proporzioni preoccupanti – spiega , ideatrice dell’evento – Già un anno fa ho chiesto in consiglio comunale la disponibilità di un locale del comune per i cittadini, un luogo in cui incontrarsi, con una certa regolarità per elaborare progetti per una cultura della legalità, indipendentemente dalla appartenenza politica».

La lotta alla violenza rappresenta uno dei temi centrali in questo senso.

«I dati del Viminale sono allucinanti e dopo gli ultimi delitti, uno anche nella nostra provincia, penso sia il caso di agire. Credo sempre che la carta migliore sia seminare la cultura della non violenza, ma si può solo se si conosce la realtà. Faremo il primo passo leggendo e dando voce a donne che hanno raccontato le loro vicende».

Ci sono già dei testi a disposizione: «Alcuni racconti del premio Piero Chiara Giovani e quelli di donne che hanno narrato esperienze personali. E ancora da , che si occupa della tratta delle donne, lavora a Torino e ha partecipato alla prima edizione nazionale di “Se non quando”, alla varesina, di origine africana, ».

Altri testi saranno proposti per la lettura no-stop con delicati momenti musicali cui hanno già aderito una cantante lirica, chitarristi, attori e tantissima gente comune, «ragazze, giovani uomini, adulti e anziani in là con gli anni e persone conosciute anche nel territorio come o del teatro Zattera o i musicisti e ».

Si stanno rendendo disponibili anche alcuni giovani del tradatese, mentre alcune insegnati si stanno facendo promotrici nelle scuole varesine.