Il soprano che “viveva” a Montecarlo. Contro il Fisco

Condannata Barbara Frittoli: avrebbe finto di vendere due villette al marito e al padre

– Avrebbe finto di vendere due villette al marito e al padre: celebre soprano condannato a sei mesi di carcere senza condizionale. Lei, Barbara Frittoli, di origine varesina, che per quattro volte ha inaugurato la prima della Scala, con residenza (fittizia per l’accusa) a Montecarlo avrebbe eluso una cartella esattoriale emessa dall’agenzia delle entrate per un valore di tre milioni e mezzo di euro. Il processo, in primo grado, è stato celebrato davanti ai giudici del tribunale di Varese, con udienza pubblica. Non definitiva, però: il difensore, che nel corso del dibattimento ha più volte ribadito come la sua assistita vivesse davvero nel Principato, ha già annunciato ricorso in appello. La vicenda dunque non è affatto chiusa.

La Frittoli ha debuttato come soprano nel giugno 1990 al Teatro Comunale di Firenze nel ruolo di Ines in una produzione de “Il trovatore” diretta da Zubin Mehta con Luciano Pavarotti nei panni del protagonista, con Dolora Zajick come Azucena e Giorgio Zancanaro come conte di Luna, trasmessa dalla radio. Successivamente è stata la terza ragazza in “Ascesa e caduta della città” di Mahagonny con Catherine Malfitano al Teatro Verdi (Firenze), Ines ne “Il trovatore” diretta da Daniel Oren con Raina Kabaivanska,

Bruna Baglioni, Nicola Martinucci, Leo Nucci e Angelo Nosotti al Teatro Regio di Parma e Sainte Marguerite in “Giovanna d’Arco al rogo” diretta da Gianandrea Gavazzeni a Firenze. Ancora a Firenze nel 1992 è Pédro in “Don Quichotte” di Jules Massenet con Ruggero Raimondi e nel 1994 Mimì ne “La bohème” con Giorgio Surian. Sin dai primi anni novanta si è rivelata una delle interpreti di riferimento del repertorio di Wolfgang Amadeus Mozart, ottenendo in questo repertorio un successo di pubblico e di critica presso i maggiori teatri e festival del mondo. Nella sua carriera ha cantato come protagonista nei teatri d’opera più importanti del mondo raccogliendo grandi successi.

La Frittoli è stata condannata per violazione di un articolo della Legge Tributaria, ovvero per aver cercato di sfuggire alla conseguenze di una cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate da tre milioni e mezzo di euro fingendo di vendere due villette di sua proprietà a Mercallo al marito e al padre.

La Frittoli ha sempre contestato la falsa vendita ipotizzata dalla Procura di Varese e soprattutto ha sempre contestato la cartella che le fu notificata nel marzo 2010 in relazione agli anni di imposta 2003, 2004 e 2005. E questo sulla base del fatto che la sua residenza sarebbe davvero nel Principato di Monaco e non si tratterebbe di una simulazione per non pagare le tasse in Italia, come sostengono invece gli investigatori del Fisco. A questo punto la parola spetta alla Corte d’Appello.