Musulmani in piazza contro l’Isis, ma la Lega Nord di Varese non ci sta

Un gruppo di pakistani sunniti ha pregato in centro. Il Carroccio: «Inaccettabile nel cuore dell’Europa»

Pakistani sunniti in piazza Monte Grappa per manifestare contro il terrorismo e contro l’Isis. Ma la Lega non ci sta: «sono comunque musulmani radicali. Inaccettabile una manifestazione simile a Varese, cuore dell’Europa».

Inizialmente il Carroccio aveva parlato di manifestazione non autorizzata di fedeli vicini a un gruppo religioso in “zona grigia”.

Accertato che la manifestazione non soltanto era stata autorizzata da Comune di Varese e Questura (il gruppo stava pregando in realtà) ma che appunto era contro l’Isis, da parte di musulmani, la Lega ha corretto il tiro.

«Verificate le dinamiche della manifestazione in piazza monte Grappa – scrive il segretario provinciale del Carroccio Matteo Bianchi – in attesa che il prossimo Governo metta finalmente fuori legge i troppi gruppi islamisti banditi persino nei paesi arabi ma non qui, vogliamo assolutamente impedire che la nostra città diventi epicentro degli scontri tra gli opposti estremisti delle fazioni islamiche in sanguinosa guerra tra loro».

Nello specifico i circa 100 pakistani in piazza ieri manifestavano, pregando, c’erano anche dei bambini con delle foto di luoghi di culto distrutti, contro l’Isis, che ha raso al suolo in patria luoghi di preghiera, ma anche contro i, ribollire in Medio Oriente ricordando la distruzione di un cimitero sacro nel 1925 da parte dei sauditi.

Una manifestazione, si sottolinea, contro il terrorismo e autorizzata che tuttavia ha preoccupato molto cittadini che non capivano cosa stesse accadendo. Bianchi sottolinea questo aspetto: «non vorremmo che domani Varese debba ospitare una manifestazione da parte di un’opposta fazione religiosa. Non è la nostra città il luogo per portare in piazza queste rivendicazioni».

Si è trattato di una manifestazione assolutamente pacifica: i partecipanti hanno pregato. Forse in modo spettacolare, ma di preghiera si è trattato. E di una condanna verso i terroristi. Bianchi però aggiunge: «si prenda esempio da altri paesi europei dove questo tipo di manifestazioni sono del tutto vietate. Non vogliamo che le guerre altrui si combattano a casa nostra».

Alla manifestazione, che era appunto un momento di preghiera, erano presenti dei bambini. E sono stati quei bambini a mostrare fotografie del cimitero raso al suolo. Ma anche degli scempi compiuti dall’Isis nei luoghi di culto sunniti.

In un’aperta condanna verso il terrorismo. Si è parlato di gruppo vicino alla sharia. Si è parlato di islam integralista. I pakistani che hanno manifestato ieri volevano sottolineare gli scempi subiti. A casa loro. Anche a causa del terrorismo. Molti cittadini sono rimasti perplessi davanti a quella preghiera. Qualcuno si è allarmato visti i tempi che corrono. Informarsi prima di emettere giudizi non veritieri è stata l’arma vincente: contro il terrorismo. Con la posizione legittima del Carroccio dopo aver corretto il tiro: «non qui. Varese non può essere teatro di battaglie religiose altrui».