Malesseri e svenimenti a Real Bodies: l’8 per cento è varesino

L’esposizione di corpi umani torna a Milano dopo 3 anni. Prevista un’infermeria per i soccorsi

Real Bodies è una mostra sicuramente d’effetto e di forte impatto. E non tutti sono capaci di gestire le emozioni che scaturiscono guardando i nostri organi e muscoli in veri corpi umani. Nel primo mese di apertura della mostra si sono registrati quasi 70 casi di visitatori colti da malore e l’8% di questi era varesino.
La mostra torna a Milano dopo 3 anni – nel 2013 era alla Fabbrica del Vapore – e sarà a Lambrate in via Ventura 15 fino al 29 gennaio 2017. Non una semplice esposizione di opere d’arte, ma un percorso scientifico alla scoperta di come siamo fatti.

Cinque varesini si sono sentiti male alla vista dei 40 cadaveri umani e degli oltre 300 organi conservati attraverso il procedimento della polimerizzazione che sostituisce i fluidi con polimeri cristallizzando forma e dimensioni anatomica dei corpi.
Nonostante l’incidenza di svenimenti all’interno dell’allestimento sia inferiore a quelli registrati nella precedente edizione di Lisbona, la direzione della mostra – che fa capo alla società Venice Exhibition di Venezia – ha già predisposto una zona infermeria per far riprendere i visitatori colti da malore, ed ora sta valutando persino se dotare di defibrillatore la sede della mostra.

«Per fortuna nessun caso preoccupante che abbia richiesto l’allerta del 118-commenta il patron e promoter mondiale della mostra, Mauro Rigoni – tutti i visitatori di Varese svenuti sono stati seguiti dal nostro personale finché non si sono ripresi».

«Un episodio che ci è rimasto impresso – racconta Rigoni – è stato quello di un gruppo di sette amici arrivati da Varese in mostra, dei quali hanno accusato malesseri in due. I ragazzi varesotti fra i 25 e 30 anni facevano gli esuberanti e ridevano all’ingresso, tanto che sulle prime gli abbiamo chiesto di abbassare il tono della voce per non disturbare gli altri visitatori. Il gruppetto di amici ha continuato la sua visita con commenti scherzosi a tutto quello che vedevano per fortuna a tono più basso dell’iniziale. È stato nella sezione dedicata all’apparato epidermico dove è presente una pelle umana completa scuoiata da un corpo che sono rimasti senza parole».

«Alla vista poi di alcuni performer che, per mostrare la resistenza della pelle al peso corporeo, rimangono sospesi nell’aria per ore, appesi solamente a catene con uncini conficcati negli strati profondi dell’epidermide – racconta Rigoni – uno del gruppo è sbiancato ed ha perso i sensi tanto che abbiamo dovuto assisterlo con due dello staff della mostra, mentre un altro ha chiesto di andare in bagno in preda ad un attacco di nausea e vomito. Quando il primo ha ripreso i sensi lo abbiamo accompagnato nella sala infermeria dove ha raccontato che non è riuscito a sopportare la vista del sangue che colava dalle ferite della ragazza performer in sospensione. Il secondo si era invece immedesimato nella pelle scuoiata».
Real Bodies è una mostra adatta a tutti, e dall’altissimo valore divulgativo. Un’esposizione che mostra la realtà del corpo umano. Senza filtri.