Sgomberato il rifugio dei disperati

La polizia locale ha effettuato l’operazione nella struttura dell’ex Enel, che aveva subito anche un incendio

Sgomberata l’ex sede Enel di viale Belforte: lo storico rifugio degli abusivi sarà messo in sicurezza entro una settimana al massimo. Gli agenti del comando di polizia locale di Varese hanno fatto scattare il blitz ieri mattina: da tempo i residenti segnalavano il via vai di abusivi che negli edifici del sito trovavano rifugio. Qualcuno mesi fa aveva segnalato anche episodi di spaccio. Gli agenti hanno agito di concerto con la proprietà dell’area, un’immobiliare trentina. I vigili hanno trovato un solo abusivo al momento dell’accesso:

«un cittadino straniero – spiega il comandante Emiliano Bezzon – in regola con i documenti e con il permesso di soggiorno. Non un clandestino, dunque. Lo abbiamo indirizzato verso le strutture d’accoglienza gestite dagli Angeli Urbani e dalla Croce Rossa». Nella struttura gli agenti hanno trovato di tutto: immondizia, giacigli sporchi, fuochi da campo improvvisati ed escrementi. Un degrado assoluto in tutta la struttura che dimostra come gli “ospiti” dell’area fossero molti e i bivacchi fossero costanti. Lo scorso 7 dicembre un incendio è divampato all’interno della struttura: un fornelletto da campo utilizzato per cucinare e scaldarsi era sfuggito di mano. Per fortuna nessuno si era fatto male ma l’episodio aveva reso ancora più pressante la richiesta del Comune di far rispettare alla proprietà l’ordinanza di messa in sicurezza dell’area. L’intervento è stato contestuale allo sgombero: già ieri gli operai mandati dall’immobiliare trentina erano al lavoro per chiudere ogni varco d’accesso alla struttura. L’intervento è stato volutamente contestuale allo sgombero: per avere la sicurezza che la struttura fosse completamente vuota al momento della muratura. L’area è molto vasta: oltre alla palazzina visibile da viale Belforte, ci sono gli alloggi dei custodi e tutta l’area adibita a magazzino. Ogni varco sarà murato: si prevede che l’intervento venga ultimato nel giro di una settimana. Dopo di che l’area sarà inaccessibile. Festeggiano i residenti: «abbiamo più volte segnalato una situazione di degrado che ci preoccupava – commentavano ieri mattina – un via vai continuo di persone, sempre diverse. Una cosa inquietante, soprattutto durante gli orari notturni. Speriamo che con la chiusura la vicenda sia finita e che l’area possa anche essere riqualificata». Il grosso del lavoro consisterà soprattutto nella pulizia e nella bonifica dell’area dove davvero a quanto pare ieri è stato trovato di tutto. «Abbiamo ripristinato la legalità in un’area abbandonata da anni – spiega il vicesindaco e assessore alla sicurezza Daniele Zanzi – ci sono voluti due mesi ma abbiamo fatto in modo che l’ordinanza venisse rispettata. Non tollereremo situazioni di questo genere in nessuno stabile cittadino». Zanzi precisa che «la proprietà si è mostrata molto collaborativa». Addirittura l’uomo sgomberato ieri mattina ha abbandonato due borse con all’interno degli effetti personali: gli unici che possiede. Le borse saranno conservate qualora l’uomo voglia tornare a riprenderle. «Situazioni di questo genere sono presenti in altre zone cittadine – conclude Zanzi – interverremo anche lì. Per quanto riguarda l’ex Enel avevamo eseguito un primo accesso a causa di una pianta pericolante che minacciava di cadere sulla strada e ci siamo accorti della situazione. Siamo intervenuti immediatamente. Tolleranza zero verso questo tipo di illegalità».