«Un’idea per realizzare un sogno»

Il progetto - Trasformare il Grand Hotel del Sommaruga in un centro universitario: la proposta di due giovani

e , i due giovani architetti che hanno portato la riqualificazione dell’hotel del Campo dei Fiori come tesi di laurea specialistica al Politecnico, saranno presto ricevuti a Palazzo Estense.
Il comune di Varese, infatti, si è detto interessato a vedere il loro lavoro per dare seguito a un progetto ambizioso: trasformare il Grand Hotel del Sommaruga in un centro universitario di eccellenza ambientale.

«Abbiamo parecchio materiale e un progetto che è a un buon livello di produzione e che può essere sviluppato nel dettaglio – spiega Cristina – Siamo disponibili a collaborare anche con altri architetti e mettere la nostra tesi come una base di lavoro utile, affinché il nostro non sia stato un lavoro fine a se stesso. Noi siamo giovani e abbiamo tante idee, e poi siamo appassionati e ci farebbe piacere dare il nostro contributo alla città».


La tesi dei due architetti si è occupata del rilievo geometrico e del degrado del Grand Hotel, con un’ipotesi di intervento per il recupero funzionale di albergo, ristorante e stazione della funicolare. «Il nostro progetto prevede di realizzare nell’hotel una struttura alberghiera con la possibilità di trasformazione in appartamenti. Abbiamo previsto anche un spa di lusso accessibile al cittadino medio, dotata di palestra e di una ristorazione particolare che avrebbe potuto essere dislocata nel ristorante Belvedere» afferma Cristina.
La particolarità del progetto è un recupero graduale, per piani. In pratica, i due architetti hanno previsto di intervenire su un settore dell’edificio alla volta, contenendo i costi. Questo modo di procedere per gradi è consentito dalla struttura dell’albergo che è antica, ma moderna nella concezione e nell’uso degli spazi.
La tesi, ovviamente, andrebbe anche aggiornata, sia per la diversa destinazione dell’immobile, sia per il livello di degrado, che è aumentato negli ultimi anni. Solo un esempio: alcuni pregevoli lampade del maestro Mazzucotelli sono sparite.

Buona, secondo i giovani architetti, l’idea di inserire una facoltà universitaria nell’hotel: «secondo noi può funzionare, ma è necessario un collegamento tra l’hotel e la città – dice Cristina – La funicolare, riqualificata anche nel secondo braccio, sarebbe il collegamento migliore, anche perché potrebbe essere promossa come un mezzo pulito ed ecologico.
Ovviamente, dovrebbe essere massicciamente collegata con la stazione e con il centro di Varese. In mancanza di fondi, potrebbe funzionare anche un servizio di collegamento hotel-centro via bus, anche se incrementerebbe il traffico sulla montagna».
Non costerebbe troppo tutto questo progetto? «Ricordo che il recupero del secondo braccio era già stato previsto, poi la cosa si è fermata vedendo che nessuno utilizzava il primo tratto della funicolare – risponde Cristina – Ma secondo me il problema è che la funicolare non è molto conosciuta neppure dai Varesini per la scarsa pubblicità, perché è troppo spesso chiusa e perché non è collegata abbastanza bene con il centro della città».