Vive la Tre Valli. Colpo di Geni…ez! Nibali terzo e beffato

Sul traguardo di via Sacco vince il francese della AG2R: è il primo successo d’oltralpe in 97 edizioni. Il siciliano è l’unico big ad animare davvero la corsa: ci prova nell’ultimo giro, ma viene raggiunto e superato allo sprint

Il meno atteso, il vincitore a sorpresa, l’underdog. La Tre Valli Varesine è tutta nel volto sorridente del francese francese classe 1988 della AG2R al decimo successo complessivo in carriera. Non il trionfatore che ci si attendeva, in mezzo ad un cast di campioni davvero di primissimo piano come mai si era visto da queste parti.

Eppure la vittoria di Geniez rappresenta il bello e l’imponderabile dello sport, non ci credeva nemmeno lui, ma ha avuto il coraggio di non mollare quando la vittoria sembrava un discorso confinato a e . Li ha ripresi poco prima della rotonda di via Sacco e li ha infilati in volata, attendendo il momento giusto per partire. Non ha nemmeno avuto il tempo per alzare le braccia al cielo, non era nemmeno sicuro di avercela fatta. Ed è, in 97 edizioni, il primo storico successo transalpino in casa nostra.

Alla fine, sul secondo gradino del podio sale un altro francese, Thibaut Pinot e sul terzo un ottimo Vincenzo Nibali, battuto su quello che non è il suo terreno di caccia, la volata. Eppure i segnali lanciati dal siciliano nelle ultime corse sono confortanti in vista del Lombardia di sabato, che ripeterà il percorso del 2015 arrivando a Como, laddove lo Squalo vinse appunto due anni fa.

Suo lo scatto che ha deciso la corsa, in via Daverio, sulla salita di Bobbiate, un centinaio di metri più tardi rispetto all’attacco decisivo del 2015: solo Thibaut Pinot (quarto classificato al Giro d’Italia, non uno qualunque) ha avuto le forze per restargli agganciato mentre dietro i vari Moscon, Aru, Villella, Ulissi e Geniez non trovavano l’accordo per rientrare. A quel punto è stato Geniez, con Ulissi, a trovare l’azione incisiva in zona Questura, per riportarsi sui due battistrada. Il francese ha poi trovato il colpo decisivo per transitare in via Sacco da conquistatore mentre Ulissi, sfibrato, non ha nemmeno avuto le forze per lanciare lo sprint, in cui sarebbe stato senz’altro favorito.

A livello prettamente tecnico, non è stata una corsa memorabile, animata da una fuga di sei corridori: Turek (Israel), Tonelli (Bardiani), Bernardinetti (Amore&Vita), Nych (Gazprom), Rubio (Caja Rural) e D’Amico (D’Amico) sono arrivati ad avere un vantaggio massimo di nove minuti, prima che il gruppo iniziasse a rosicchiare il margine giro dopo giro, annullando completamente il tentativo durante l’ultima tornata. I big si sono mossi poco, pochissimo, e l’unico scatto di Nibali nell’ultima tornata è stato sufficiente a sparigliare il campo. Poi, che il siciliano non abbia vinto è più che un dettaglio, però come dicevamo ha dimostrato – ieri ma anche sul San Luca a Bologna sabato – di essere in grande forma.

Il diamante di vincitore del Trittico Regione Lombardia è andato a : lo svizzero, vincitore della Tre Valli nel 2014, aveva vinto la Coppa Agostoni del 13 settembre scorso ed era stato quarto alla Bernocchi, oltre che settimo al Mondiale di Bergen. Ieri ha chiuso al decimo posto complessivo, sufficiente per portare a casa la posta piena. Non sono riusciti ad essere protagonisti i varesini: il giovanissimo (classe 1998!) ha resistito per 160 km nel gruppo dei migliori ma ha dovuto poi alzare bandiera bianca, mentre ha fatto ciò che era nelle sue possibilità dopo l’infortunio ed i vari problemi fisici.

Sono arrivati al traguardo solo ed, appaiati ad 1’28”, staccati solo nell’ultimo giro.