Gazzada: riaperta via Carducci

Martedì alle 18 celebrazione dell’evento. Esulta il comitato civico “Pedemontana fatti sotto”: «Grande vittoria»

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del comitato civico “Pedemontana fatti sotto” sulla riapertura di via Carducci a Gazzada Schianno.

«Pare forse una piccola cosa, ma per noi è una grande vittoria». Esulta il comitato civico “Pedemontana fatti sotto” di Gazzada Schianno dopo la riapertura del tratto di via Carducci in uscita sulla via Gallarate. La “bretellina” era rimasta chiusa per effetto dei lavori serviti a realizzare la sovrastante A60. la Tangenziale Est di Varese, inserita nel progetto della Pedemontana. Contro i disagi si erano mobilitati per sette anni con raccolte di firme e ricorsi al TAR i cittadini della zona,

contrari sia al progetto (attualmente fermo) delle due rampe in accesso alla nuova autostrada, sia appunto alla permanente chiusura della piccola ma importante arteria che consente di convogliare il traffico in arrivo dalla via Battisti a dalla Via Carducci verso appunto la ex statale ora provinciale 341. «In pratica – spiega Giovanni Barbieri, – portavoce del comitato – chi saliva dalla via Battisti doveva poi a un certo punto tornare indietro non potendo proseguire verso lo sbocco della via Carducci, rimasta bloccata per effetto dell’intervento viabilistico, con disagi intuibili per aziende e privati. Parimenti gli abitanti di Via Carducci, per raggiungere il centro del paese, erano costretti ogni volta ad allungare il percorso di circa 1km». Alla fine la battaglia dei cittadini ha ottenuto il risultato sperato, con l’apertura dell’unico passaggio rimasto possibile, quello appunto a nord della Pedemontana, subito oltre il sottopasso. Per celebrare l’evento il Comitato Pedemontana Fatti Sotto ha anche deciso di chiamare a raccolta i cittadini per un breve momento di festa in programma domani pomeriggio, martedì, alle ore 18, proprio nel punto in cui la via Carducci è stata riaperta a senso unico in direzione via Gallarate. «Abbiamo anche invitato il nostro ormai ex parroco don Angelo – ricorda Barbieri – per una benedizione simbolica del nuovo passaggio, la cui apertura testimonia l’importanza della mobilitazione convinta dei cittadini per un obiettivo condiviso, nel segno di una unione che fa veramente la forza, riescedo a portare a casa un risultato per il bene di tutti. Continueremo a vigilare perchè vengano rispettate le esigenze della popolazione».