Platani salvi, ippocastani no. Il centro storico di Gavirate cambia volto

I risultati delle analisi degli agronomi ridisegnano lo scenario. Ma in Consiglio è polemica

– I platani malconci di viale Garibaldi saranno salvati, mentre ad essere abbattuti saranno undici esemplari di ippocastani unitamente ad alcuni tigli; l’annuncio a sorpresa è arrivato dal sindaco durante il consiglio comunale di Gavirate di giovedì sera. Il Comune oltre a commissionare a un agronomo l’analisi dei tre platani pericolanti lungo il viale, sotto i quali non si può attualmente né parcheggiare né transitare a piedi, ha chiesto all’esperto di esaminare anche lo stato dei tanti esemplari di alberi ad alto fusto presenti nel centro storico del paese, distribuiti lungo tre filari.

«Il risultato è stato sconcertante – ha commentato la Alberio – nella relazione si evidenzia come i platani possano essere salvati grazie ad un opportuno intervento di potatura; ad essere considerati pericolosi, perché gravemente ammalati, sono invece undici ippocastani su diciassette, più alcuni tigli, che saremo costretti ad abbattere con urgenza».

Sotto gli alberi si svolge il mercato del venerdì; il Comune, come suggerito anche dall’agronomo, sostituirà le piante abbattute con altre specie meno predisposte ad essere colpite da malattie, come ad esempio gli aceri. «L’operazione avverrà contestualmente – ha spiegato il sindaco – ad ogni albero abbattuto corrisponderà una piantumazione di un nuovo esemplare».

Il centro storico è destinato giocoforza a cambiare almeno in parte il suo volto. «Vista l’urgenza, nei prossimi giorni daremo già l’incarico – ha concluso la prima cittadina – certo ci vorrà un po’ di tempo prima che i nuovi alberi crescano».

Polemiche tra maggioranza e minoranza, sulla decisione del sindaco di non convocare un consiglio comunale, come chiesto dall’opposizione, che aveva presentato una mozione per modificare il Dup e un’interrogazione sul futuro del lungolago.

«Sul Dup abbiamo ricordato più volte che si è trattato di un errore formale aver indicato alienabili il cinema Garden e il Centro Terza Età – ha ricordato la Alberio – errore che verrà corretto in sede di bilancio; quanto al lungolago si tratta di decisioni di natura tecnica». Risposta che non è piaciuta alla minoranza. «Quelle sul lungolago sono scelte politiche e l’interrogazione è assolutamente legittima – ha ribattuto il capogruppo – come anche la mozione visto che il Dup è tuttora da correggere; ci rivolgeremo agli organi competenti per far valere i nostri diritti».