Angera si sveglia con 8 migranti. «L’Anci ha deciso per i Comuni»

L’ira del sindaco Paladini Molgora: «Un buonismo senza criterio». Sul giornale in edicola oggi due pagine speciali sul tema

– Otto nuovi richiedenti asilo in arrivo ad Angera: il sindaco non l’ha presa bene. La notizia gli è stata comunicata ieri mattina dal prefetto, ma la vicenda sta creando più di qualche imbarazzo. Anzi il primo cittadino non si nasconde e a chiare lettere ha ribadito che non saranno più accolti nuovi profughi in città. Questi otto, secondo le sue aspettative, dovranno essere praticamente gli ultimi visto che il limite fissato dagli accordi con l’Anci è stato quasi raggiunto.

«L’Anci – dice con tono parecchio polemico il primo cittadino – ha preso degli accordi tutti suoi non condivisi dai comuni. Un accordo che avrebbe fissato un tetto di 3,5 migranti per mille abitanti. Tra l’altro il tetto inizialmente era fissato a tre, ma poi è stato aumentato. Tutto ciò dimostra che si tratta di un valore che ha davvero poco senso visto che i migranti continuano ad arrivare».

La questione è anche politica: «Era ovvio – aggiunge il sindaco – che questo buonismo era un buonismo senza criterio. Non era immaginabile questa situazione. Questa gente forse è stata accolta con una sola speranza: si credeva che questi non volessero venire in Italia e che con le loro gambe se ne sarebbero poi andati via. Questi vengono e poi ci restano. Si deve porre per forza un limite. Così non si può di certo andare avanti. Inevitabilmente, portandoli di qua continueranno ad aumentare».

Ieri mattina il prefetto ha comunicato i nuovi arrivi. «Mi ha chiamato – ha confermato – facendomi presente che una cooperativa aveva individuato nuovi locali ad Angera e che quindi in quei locali avrebbe sistemato altri ospiti. Al momento ne avevamo già 4, e adesso se ne aggiungeranno altri 8».

Oltre i limiti fissati da Anci il sindaco di Angera non intende muoversi: «Rispetto alle istituzioni c’è poco da dire: purtroppo al 3.5 devo arrivare, quindi fino ai 15 ospiti non potrò rifiutarmi. Dai primi accertamenti che ho fatto, ho già rilevato che queste persone non vivono in condizioni ideali, E questo l’ho già segnalato anche al prefetto. Una cosa però è certa: oltre il numero di 15 richiedenti asilo, assolutamente non andremo».