L’ultimo saluto a Tullio Berrini: «Ha dedicato la sua vita alla città»

Canti partigiani, fiori, applausi e l’abbraccio caloroso di una comunità intera: una folla di gente alle esequie dello storico sindaco

L’abbraccio corale della sua Taino ha circondato la famiglia Berrini e la salma di Tullio, sindaco dal 1975 al 1993. Una cerimonia toccante, laica, celebrata nel parco pubblico, proprio sul monumento dei Quattro Punti Cardinali di Giò Pomodoro che lui aveva donato al paese.

Rose gialle e rosse

Ma la bara di legno chiaro, ricoperta di rose gialle e rosse in quella perfetta celebrazione non è stata il punto focale. Perché l’ingegnere, come tutti lo chiamavano, era più presente che mai nei cuori. Accorato il ricordo del figlio Andrea: «La prima cosa che fece a Taino fu la metanizzazione. Alla cerimonia d’inaugurazione, accendendo una fiammella, commentò “come Prometeo ho portato il fuoco agli uomini”. E nel porre un cartello contro la sosta sotto l’albero-simbolo del paese, scrisse “il vecchio olmo è stanco, qualche ramo è già caduto”».

«Un uomo che ha fatto dell’amore per Taino motivo di vita – ha detto il sindaco Stefano Ghiringhelli – Generoso, di grande cultura, ha traghettato il paese nella modernità senza stravolgerne l’identità. Un visionario che ha donato questo stupendo parco. Abbiamo avviato l’iter per l’intitolazione a lui».

All’annuncio è seguito un applauso. «È stato punto di riferimento nel Pci, nel Pd e nell’Anpi» ha ricordato l’ex sindaco Elio Ghiringhelli, che ha elencato le sue donazioni al paese: il terreno per il campo di calcio, la scuola materna Serbelloni, la costruzione della rete idrica e fognaria, la ristrutturazione del cinema, la donazione della Casa Rosa agli anziani e dei mini appartamenti di Casa Craveri a persone disagiate, le case popolari di Cheglio, il campo da bocce e il parco».

«Con lui ne se va un pezzo importante della storia di Taino» ha aggiunto Lea Barbazza della Casa Rosa. L’ex sindaco di Sesto Roberto Caielli ha ricordato l’amore di Tullio per la scuola. Poi ha ceduto la parola all’onorevole Daniele Marantelli che ha elogiato il pragmatismo e la cultura di Tullio. Ester De Tomasi, presidente provinciale Anpi ha citato il suo impegno antifascista.

Dopo i canti partigiani di Anpi Verbania e intermezzi del Quintetto Galek, gli altri interventi: il sindaco di Angera Alessandro Molgora ha espresso la vicinanza di Angera, Oriana Gigotti e Franco Bombonato di TainoDemocratica hanno lodato la sua capacità di volare alto. Luisa Fiorella di TainosiRinnova l’ha definito politico in mezzo ai cittadini, Gianni Berrini di Fratelli d’Italia ha espresso rispetto per il suo operato, pur nelle divergenze politiche. Rossella Crippa ha aggiunto: «non credevi nella vita eterna, come me. Ma se ci fossimo sbagliati ci rivedremo un giorno».

Conclusivo l’intervento della figlia Maria, che ha tratteggiato un papà «spesso lontano ma sempre vicino, burbero ma anche capace di tenerezza. Ci hai molto amati. Grazie». Al canto di Bandiera Rossa si è conclusa la cerimonia. Il feretro sarà seppellito a Taino dopo la cremazione.