«Mancano solo quattro giorni. E qui non si è mosso niente»

L’ansia del sindaco Paladini Molgora sul punto nascite dell’Ondoli di Angera

«Siamo preoccupati visto che mancano pochi giorni alla scadenza fissata dall’assessore regionale , ma ancora oggi non si sono visti segnali concreti per la riapertura del punto nascite». Il 31 gennaio è la data sancita come riattivazione del reparto ma, a pochi giorni dalla scadenza fissata da Regione Lombardia, il sindaco di Angera manifesta tutta la propria preoccupazione.

«Certo che siamo preoccupati – ha sottolineato il primo cittadino – e non potrebbe essere altrimenti. L’assessore ha detto in consiglio regionale che avrebbe riaperto il 31 gennaio, ma al momento tutto tace. In questi giorni continuiamo a confrontarci tra sindaci, siamo tutti tesi perché al momento non abbiamo ricevuto novità significative. È tutto fermo. Abbiamo mandato una lettera firmata da venti sindaci, compreso quello di Arona, ma da quel momento non ci sono stati passi avanti. Anche le mamme continuano a essere in fermento, in attesa di novità concrete».

L’ottimismo che si respirava nei giorni scorsi sembra essere scemato. «Ribadiamo l’importanza del punto nascite e della pediatria – sottolinea il sindaco Molgora – ma segnali nuovi non ne abbiamo ricevuti. Il fatto molto singolare è che dei sette punti nascita della Lombardia a rischio chiusura perché caratterizzati da meno di 500 parti all’anno, sei sono stati riaperti: solo Angera ancora no. Ed è un fatto molto strano».

L’allarme lanciato dal sindaco Molgora avvalora le preoccupazioni già diffuse qualche giorno fa dal suo vice Brovelli, in rappresentanza del comitato spontaneo.

«Se l’incontro avvenuto aveva come scopo quello di presentare un progetto innovativo per tutti i punti nascita critici esistenti nel territorio lombardo perchè in attesa del parere vincolante del Comitato Punti Nascita Nazionale, non riaprire immediatamente anche il Punto Nascite di Angera? Siamo coscienti di questa macroscopica anomalia?» concludono gli amministratori. Non resta che aspettare martedì. E sperare.