Minacce e botte al rivale in amore

Germignaga - Uno svizzero di 33 anni ha sfondato la porta di un’abitazione privata e picchiato un residente

– Pazzo d’amore sfonda a calci la porta di casa del rivale e lo riempie di botte: lei, l’oggetto del desiderio, stava trascorrendo la notte in quella casa e lui non poteva permetterlo. È finito in manette all’alba di ieri: in arresto uno svizzero “caliente” di 33 anni. Non ci fossero risvolti violenti e pesanti sotto il profilo giudiziario, potremmo addirittura parlare di storia romantica. Il trentatreenne arrestato dai carabinieri della compagnia di Luino ha invece dimostrato di essere parecchio pericoloso. L’arresto è stato convalidato per direttissima ieri mattina: l’uomo non potrà avvicinarsi né al fidanzato né alla giovane romena oggetto del suo desiderio e andrà a processo il prossimo 21 novembre.

Tutto ha inizio un mese e mezzo fa quando lo svizzero focoso incrocia lo sguardo della bella ucraina che gli rapisce il cuore. Lei è gentile con lui, ma nulla di più. Lui, invece, si innamora. Un vero e proprio colpo di fulmine. Ma lei è fidanzata: frequenta, ricambiata, un uomo residente a Germignaga. I due sono una coppia in tutto e per tutto. Ma lo svizzero, a quanto pare, questo non riesce ad accettarlo.

E ieri notte ha deciso di mettere le cose in chiaro. Forse ubriaco, il dettaglio è in via definizione,ha raggiunto l’abitazione del rivale in amore. Erano le 3.30 quando l’uomo ha raggiunto Germignaga. Lui sapeva che l’amata si trovava in quell’appartamento che, del resto, era la casa del fidanzato della donna. Lo svizzero aveva già fatto una cosa simile due settimane fa. Presentarsi davanti all’abitazione del rivale gridando e insultando, ma non si era spinto oltre e la cosa era finita lì. Ieri notte, invece, l’uomo a quanto pare era motivato a “salvare” la sua principessa che in realtà stava benissimo dov’era. Con il fidanzato che si era scelta. E così ha, ancora una volta, raggiunto la casa del rivale non si è limitato all’aggressione verbale ma ha sfondato a calci la porta dell’appartamento. E aggredito il rivale. Il quale si è difeso mettendo in salvo anche la fidanzata. Quando i carabinieri sono arrivati hanno trovato i due che lottavano stesi sul pianerottolo dell’appartamento. Lo svizzero è stato immediatamente bloccato e ammanettato. Il rivale accompagnato in pronto soccorso: l’aggressione da parte del trentatreenne gli è costata lesioni giudicate guaribili con una prognosi di tre giorni. Due settimane fa lo svizzero aveva addirittura cercato di seminare zizzania nella coppia dicendo al fidanzato dell’ucraina che la ragazza lo tradiva con lui. Aveva parlato di effusioni spinte. Tanto che il rivale aveva allontanato la donna, salvo poi riappacificarsi con lei una volta chiarito che nulla era vero. Lo svizzero aveva perso ancora di più le staffe. Iniziando a tempestare la malcapitata di sms e telefonate. Un vero e proprio atteggiamento persecutorio sfociato alla fine nell’aggressione avvenuta nella notte tra venerdì e sabato. Ora l’uomo non potrà più avvicinarsi alla coppia. Se lo farà la misura restrittiva a suo carico si inasprirà e lo svizzero potrebbe ritrovarsi in carcere. La coppia è tornata a vivere serena, mentre la giovane ucraina ha sottolineato come non abbia mai voluto intrattenere rapporti personali o intimi con lo svizzero finito agli arresti.