Assolto ex marito accusato di non pagare il mantenimento: “…al limite della sopravvivenza”

L’ex moglie, avvocata e difesa da una collega del suo studio, gli aveva intentato numerose azioni legali, civili e penali (foto d'archivio)

BUSTO ARSIZIO – Quella che era iniziata come una separazione consensuale si era trasformata per l’ex marito in un incubo legale, culminato in un processo penale per presunta violazione degli obblighi di mantenimento. Ma in tribunale a Busto Arsizio, il giudice Roberto Falessi ha assolto l’uomo, 51 anni, riconoscendo che mancava l’elemento soggettivo del reato: non si era sottratto volontariamente ai suoi doveri, semplicemente non era più in grado di farvi fronte.

L’ex moglie, avvocata e difesa da una collega del suo studio, gli aveva intentato numerose azioni legali, civili e penali. Dal 2017 aveva ottenuto 17 decreti ingiuntivi e avviato svariate procedure esecutive, che hanno avuto gravi conseguenze anche sul piano lavorativo dell’uomo. Le aziende, temendo pignoramenti, evitavano di rinnovargli i contratti.

La sproporzione tra i redditi era evidente: l’uomo viveva con circa 700 euro al mese, mentre l’ex moglie, con oltre 4.000 euro mensili e una residenza in una villa lussuosa concessa in comodato dalla madre, non risultava in reale stato di bisogno. Nonostante ciò, aveva chiesto oltre 33mila euro di risarcimento. Il suo avvocato, Carlo Alberto Cova, ha annunciato ricorso in appello.