Crollo pesante per Varese nella classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. La Città Giardino perde 19 posizioni, passando dal 19° posto dello scorso anno al 41° su scala nazionale. Un arretramento netto che interrompe il trend positivo registrato tra 2023 e 2024, quando Varese era riuscita a risalire fino al 22° posto (+11 posizioni).
A determinare il punteggio finale concorrono sei macro-aree, e per Varese quasi tutte segnano il segno meno.
Le voci che affondano Varese
- Giustizia e sicurezza – 89° posto
È il dato più critico: –45 posizioni. Un tracollo che pesa enormemente sulla classifica generale e che riflette l’aumento percepito e registrato dei reati predatori e delle situazioni di degrado urbano. - Ambiente e servizi – 34° posto
Anche qui la discesa è brusca: –21 posizioni. Criticità su mobilità, gestione rifiuti, qualità dell’aria e servizi erogati. - Cultura e tempo libero – 83° posto
Settore in difficoltà, con –24 posti rispetto al 2024. Offerta culturale, eventi, spazi e capacità attrattiva risultano in calo.
Le aree con cali più contenuti
- Affari e lavoro – 39° posto
Perde comunque 9 posizioni, sintomo di un rallentamento dell’economia territoriale. - Ricchezza e consumi – 29° posto
–4 posizioni: la capacità di spesa e il benessere economico restano relativamente buoni, ma peggiorano. - Demografia e società – 26° posto
È la voce migliore per la città, con una flessione minima (–1). Ma non basta a bilanciare gli altri indicatori.
Dal rilancio al tonfo in dodici mesi
Solo un anno fa Varese festeggiava una risalita significativa. Ora la città torna indietro di quasi due decenni di posizioni, collocandosi nella fascia medio-bassa delle province italiane.
Un cambio di scenario che inevitabilmente riaprirà il dibattito su sicurezza, vivibilità, servizi e capacità attrattiva del territorio.













