La discussione sul nuovo polo logistico di Olgiate Olona, 38mila metri quadrati a pochi passi dal confine con Castellanza, incendia il consiglio comunale di palazzo Brambilla. La mozione presentata da Castellanza Protagonista, che chiedeva un incontro pubblico per spiegare ai cittadini l’impatto dell’insediamento, è stata respinta dalla maggioranza di “Partecipiamo”, aprendo a un confronto teso che ha attraversato tutta la seduta.
Già in avvio, il capogruppo di maggioranza Marco Oldani aveva chiesto il ritiro della mozione, giudicata una “interrogazione mascherata”, proponendo invece la convocazione di una commissione tecnica. Proposta respinta dall’opposizione, convinta che un confronto aperto fosse necessario: «Pensavamo fosse interesse di tutti fare fronte comune su un tema che riguarda i cittadini – ha detto il consigliere Maria Carmela Di Pumpo – non si può ignorare che un polo logistico da queste dimensioni inciderà sul traffico di Castellanza».
La replica dell’assessore all’urbanistica Vanni Mirandola si è concentrata sul perimetro delle competenze: «Un incontro pubblico non è motivato: il progetto è di un altro ente e il procedimento amministrativo è già stato svolto. Castellanza ha espresso i pareri richiesti e tutelato gli interessi dei propri cittadini». Per i documenti richiesti, l’assessore ha rimandato all’accesso agli atti e alle piattaforme regionali dedicate alle valutazioni ambientali. A ribadire il limite amministrativo è stata anche la sindaco Cristina Borroni: «Il polo è a Olgiate, dobbiamo prendere atto di questo».
Da qui il fronte di CP è tornato a incalzare. Di Pumpo ha chiesto come mai il parere del Comune fosse passato da negativo a favorevole e ha sottolineato la preoccupazione dei residenti: «Possibile che si abbia paura del confronto con chi ci ha votati?». Il capogruppo Lista ha rincarato: «Vi nascondete dietro procedure e burocrazia. La cittadinanza è allarmata e merita risposte».
Toni altrettanto decisi sono arrivati dal sindaco Borroni, che ha parlato di “propaganda” e di un’iniziativa costruita per cavalcare malumori: «Non stiamo sfuggendo al confronto ma lo portiamo nei canali corretti. Questo tempismo sa tanto di voler alimentare la protesta». Mirandola ha aggiunto che rifiutare la commissione tecnica è «un grave errore» e ha nuovamente evocato una “spinta propagandistica”.
La mozione è stata quindi bocciata dalla maggioranza. Non senza strascichi: nel punto successivo, dedicato al Polo Baraggia nell’ex discarica di Cerro Maggiore, Lista ha affondato l’ultimo colpo politico: «Chiudete la porta alla trasparenza su un polo logistico che nasce appena oltre il confine e poi vi mettete l’anima in pace con una mozione su un’area distante chilometri?».
A Castellanza, sul tema del polo logistico, il confronto resta apertissimo.













