Salute, l’eccellenza dell’Ortopedia varesina: ottimi risultati nel Piano Nazionale Esiti

L'Unità dell'Ospedale di Circolo, diretta dal Prof. Fabio D’Angelo, ha ottenuto quattro indicatori su sei in fascia "molto alta", bene anche gli altri due. "È merito dei medici, del personale infermieristico, OSS e ausiliario, sia del reparto, sia della sala operatoria"

VARESE – Nei risultati del Piano Nazionale Esiti, l’Unità di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Circolo, diretta dal Prof. Fabio D’Angelo, ha ottenuto valutazioni eccellenti: quattro indicatori su sei dell’ambito “muscoloscheletrico” si collocano infatti nella fascia “molto alta”. Si tratta dei volumi di interventi per frattura del collo del femore, dei volumi per protesi d’anca e del tasso di riammissione entro 30 giorni dopo intervento di protesi d’anca.

In particolare, l’Ortopedia varesina risulta quinto centro lombardo per numero di interventi sulla frattura del collo del femore e tra i primi dieci per le protesi d’anca (escludendo i centri privati).
Di assoluto rilievo anche il bassissimo tasso di riammissione a 30 giorni dopo protesi d’anca, pari allo 0,63%, a fronte di una media nazionale del 3,21%: un dato che conferma la collocazione in fascia “molto alta”.

Prestazioni positive emergono anche dall’indicatore relativo all’intervento per frattura di femore entro 48 ore: circa il 62% dei pazienti viene operato entro il secondo giorno, con una mortalità a 30 giorni del 2,8%, inferiore al dato italiano del 4,67%.
L’ultimo dei sei indicatori, quello sul volume di interventi di protesi al ginocchio, rientra invece in fascia “media”, con un punteggio pari a 60.

“Questi risultati rendono onore alla squadra – sottolinea il Prof. D’Angelo – È merito dei medici, del personale infermieristico, OSS e ausiliario, sia del reparto, sia della sala operatoria. Siamo un gruppo affiatato che, pur necessitando di qualche rinforzo in arrivo a breve, riesce a garantire volumi di attività così importanti e indici di qualità così incoraggianti in un centro traumi ad alta specializzazione come l’Ospedale di Circolo, dove ci confrontiamo quotidianamente con casi di grande complessità”.