Animali come figli? Lo dice la scienza

Animali come figli: le donne ci credono veramente e adesso anche la scienza dà loro ragione. Sono tantissime, e spesso criticate, le donne che trattano i loro cani, gatti o conigli come membri della famiglia. Si rivolgono a loro come “bambini”, li viziano con giochini e biscottini e in alcuni casi, quando la razza lo richiede, li vestono come veri principi. Una follia? Non proprio.
Un gruppo di ricercatori, del Massachusetts General Hospital ha tentato di spiegare il perché

di questi atteggiamenti e ha rilevato che le stesse strutture cerebrali si attivano se i proprietari vedono i loro bambini.
I ricercatori hanno analizzato la reazione di 14 donne (tra i 22 e i 45 anni, con un figlio tra i 2 e i 10 anni e un cane adottato da almeno due anni) alla vista delle foto dei loro bimbi, del loro cane e di quelli altrui. Bene, la vista delle immagini dei loro cani ha suscitato un risposta molto simile, da parte di alcune aree del cervello, a quella avuta nel vedere le foto dei loro bambini. Solo una differenza: una regione importante per la formazione del legame affettivo si è accesa solo nel caso dei figli, mentre il giro fusiforme – coinvolto nel riconoscimento facciale e in altre funzioni di elaborazione visiva – ha mostrato una maggiore risposta alle immagini del proprio animale domestico.
«Anche se questo è un piccolo studio – ha spiegato Lori Palley, del Massachusetts General Hospital – i risultati suggeriscono che vi è una rete cerebrale comune importante, che si attiva quando le madri guardano i figli o il cane». Guai allora a chi osa ancora prendere in giro le padrone affettuose. Il cervello delle donne è davvero convinto che il legame affettivo con cane, gatto o coniglio sia molto simile a quello con la prole.
Ma c’è di più. Un altro studio, commissionato da Frontline, ha dimostrato che i cani sono anche i migliori confidenti delle donne. Questa volta sono stati coinvolti duemila proprietari: è emerso che passano fino a 219 ore all’anno a parlare con i loro amici a quattro zampe. Per un terzo delle donne (34%) e per più di un quarto degli uomini (28%) intervistati, parlare col proprio cane è anche d’aiuto nel riordinare i pensieri e nel prendere decisioni importanti. Una donna su cinque ha addirittura ammesso di chiedere effettivamente consigli al proprio animale domestico.