Arcisate-Stabio, si parte E i costi “lievitano”

VARESE A undici mesi dal taglio del nastro e con un aumento di spesa pari a 22 milioni di euro, entra nella fase esecutiva il cantiere della ferrovia Arcisate Stabio. Un vertice al Pirellino ha permesso all’assessore alle infrastrutture della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, di fare il punto sull’opera affidata all’impresa «Claudio Salini» insieme ai tecnci di Arpa, all’assessore provinciale Carlo Baroni, ai sindaci dei comuni interessati, al presidente della Comunità montana del Piambello, Maria Sole De Medio e ai dirigenti di Italferr ed Rfi,

cui è in capo il finanziamento dell’intervento. Dall’inaugurazione del 24 luglio 2009 di acqua sotto i ponti ne è passata. E, rispetto al progetto definitivo, sono intervenute modifiche per 22 milioni di euro. Un importo elevato che consente tuttavia di rimanere nel budget previsto: dai 182 milioni di euro a base d’asta, infatti, l’impresa Salini aveva presentato un ribasso del 26%, aggiudicandosi un appalto integrato da 138 milioni che ora, per limitare l’impatto sul territorio e garantire più sicurezza alla strada ferrata, risaliranno a 160.
«E stiamo valutando l’introduzione di ulteriori migliorie» annuncia l’assessore Cattaneo (Pdl) respingendo al mittente le accuse di ritardi nell’avvio del cantiere, per il quale sarà approvato il progetto esecutivo il 5 luglio: «Quando le ruspe entrano nella fase esecutiva, come in questo caso, significa che prima c’è stato un lavoro propedeutico, peraltro fondamentale. E se di questo non avessimo informato i cittadini, la presenza di ruspe e camion avrebbero creato confusione e incertezze».
Dal 24 luglio 2009 a oggi, sintetizza il Pirellone, ci si è concentrati su disboscamento aree, bonifica di ordigni bellici, indagini geotermiche integrative, censimento dei sottoservizi interferenti, rilievi celerimetrici, indagini archeologiche, monitoraggio ante operam e censimento edifici. Senza contare che la stessa impresa ha valutato in loco la consistenza del progetto definitivo, integrandolo.
«Abbiamo fatto una riunione perché volevo che fosse chiaro che non ci sono state perdite di tempo e che il cronoprogramma verrà rispettato» prosegue Cattaneo che pure ammette uno slittamento dalla primavera all’estate inoltrata: «Ma rispetteremo la scadenza del 2013, entro la quale ci sarà la congiunzione della tratta svizzera tra Gaggiolo e Stabio». Per settembre l’assessore prevede l’occupazione di tutte le aree di cantiere, in testa il campo base di Cantello, e riconosce: «Tra pochi giorni i lavori inizieranno ad avere il loro ineludibile peso sul territorio». Disagi che, anche su sollecitazione dei sindaci, si cercherà di ridurre al minimo.

s.bartolini

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