A Varese dottori fuori moda Meglio diventare infermieri

VARESE All’università per cercare il lavoro. Boom d’iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica, fisioterapia e scienze motorie. Contro ogni tendenza a livello nazionale, l’università dell’Insubria ha registrato un crescendo d’iscrizioni ai test d’ingresso per i corsi di laurea delle professioni sanitarie. E, al contrario, un calo nelle preiscrizioni alla facoltà di medicina e chirurgia.
Un dato che, secondo il preside della facoltà, fiore all’occhiello dell’ateneo varesino, è da ricondursi alla crisi economica che il Paese sta vivendo.

«L’immediatezza con cui si riesce a entrare nel mondo del lavoro nell’ambito delle professioni sanitarie è l’aspetto che sicuramente avrà fatto propendere le scelte dei giovani su infermieristica, fisioterapia e scienze motorie – spiega il professor Francesco Pasquali – Alla fine del percorso di studi si hanno sicuramente più opportunità di trovare lavoro, qui all’ospedale di Circolo o in Svizzera, dove la ricerca di personale è sempre alta».
Sono oltre un migliaio le domande di accesso ai corsi di laurea a numero chiuso; 1129 le richieste contro le 940 dell’anno scorso per i 332 posti disponibili delle professioni sanitarie, ovvero tecniche di radiologia medica, fisioterapia, ostetricia, igiene dentale, educazione professionale e infermieristica. Quest’ultima la più gettonata con settanta iscritti in più (337 quest’anno, 264 nel 2009), per 155 posti disponibili. Segue a ruota fisioterapia per cui hanno presentato domanda ben 412 studenti per soli 41 posti.
Sono 111, invece, gli studenti che tenteranno di entrate nei 21 posti disponibili al corso di laurea in ostetricia. Crescono anche le richieste per il corso di tecniche di radiologia (89 su 16 posti), mentre diminuiscono gli iscritti ai corsi di igiene dentale (57 contro i 70 dell’anno scorso, per 21 posti). Boom d’iscrizioni anche per la facoltà di scienze motorie per cui tenteranno la scalata ai 91 posti disponibili ben 167 studenti. Calano, invece, medicina e chirurgia (856 domande contro le 946 del 2009, per 53 posti disponibili) e odontoiatria (268 domande contro le 331 del 2009, per 18 posti).
Insomma, i giovani d’oggi preferiscono guadagnare meno ma avere un posto di lavoro assicurato e nel breve tempo. La tendenza, inoltre, è quella di continuare gli studi una volta ottenuto il lavoro. Infermieri prima, per conseguire magari più avanti la laurea in medicina. Non solo, data la facilità con cui il mercato sanitario richiede addetti, sono molte le persone che s’iscrivono ai corsi di laurea anche se non più in età scolare.
«Mi sembra che i dati siano abbastanza significativi e consolidati per poter parlare di una tendenza – conclude il professor Pasquali – Le iscrizioni alle professioni sanitarie non sono esplose quest’anno ma sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni. Per questo l’ateneo ha deciso di aumentare, dove possibile, il numero di studenti ammessi». Solo nel corso di laurea in infermieristica, infatti, sono venti in più i posti disponibili (da 135 a 155). I test di ammissione cominceranno domani per gli aspiranti medici. Venerdì toccherà invece agli iscritti a odontoiatria e protesi dentaria.
Valentina Fumagalli

s.bartolini

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