Dionigi replica a Cherubino “Non mi dimetto dall’Insubria”

VARESE Una replica punto per punto alle critiche, con la conferma che continuerà «a guidare l’Ateneo nel pieno rispetto dei suoi ordinamenti e delle competenze degli organi istituzionali». È la risposta del rettore dell’università dell’Insubria Renzo Dionigi, alle critiche arrivate via email da due presidi e dal professor (ed ex preside) Paolo Cherubino, ieri, nella seduta del Senato Accademico che ha fatto marcia indietro sulla questione del corso di laurea di Economia a Como, confermando invece lle decisioni prese per i ricercatori in agitazione.

Una replica annunciata, giunta in serata con una nota ufficiale, dopo la lettera del preside Matteo Rocca a tutto il personale dell’ateneo sui problemi del corso di Economia a Como attivato contro il parere della facoltà, a cui era seguita quella di Stefano Serra Capizzano, preside della Facoltà di Scienze di Como, con la richiesta di dimissioni della dirigenza e l’ultima di Paolo Cherubino, docente della facoltà di Medicina e Chirurgia, con critiche a tutto campo alla gestione attuale. A cui è seguita una discussione, sempre per comunicazioni su posta elettronica, che ha coinvolto numerosi docenti. «A riguardo della proposta di una riunione per la discussione di questioni interessanti l’Ateneo – riferisce il comunicato – il rettore ritiene che ogni occasione del genere sia utile quando si traduca in proposte da portare agli organi accademici».

Sulle opinioni espresse dal professor Serra Capizzano però Dionigi «conferma la sua ferma determinazione a continuare a guidare l’Ateneo nel pieno rispetto dei suoi ordinamenti e delle competenze degli organi istituzionali» E poi «depreca le deformazioni della realtà che, riprese acriticamente dai mezzi di informazione, hanno creato una irreale e infondata rappresentazione della situazione dell’ateneo che, pur subendo le difficoltà generali in cui versa attualmente l’intero sistema universitario nazionale, ha ugualmente i mezzi e le risorse per corrispondere alla sua funzione formativa e di ricerca».

Il comunicato riferisce di una convergenza di opinioni «nel deprecare la utilizzazione dei mezzi di informazione in maniera distorcente, preconcetta e polemica, il tono talora eccessivo delle presentazioni di critiche e argomenti e richiamano la necessità che i problemi dell’Ateneo siano presentati discussi e approfonditi nelle sedi istituzionali proprie». «Generalmente – prosegue – si conferma che, pur nelle difficoltà di funzionamento derivanti dalle restrizioni attualmente gravanti sull’università dell’Insubria e sull’intero sistema universitario nazionale, l’Insubria è in grado di affrontare i problemi mantenendo i livelli di qualificazione scientifica e formativa finora conseguiti».

f.tonghini

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