Sanità, la Lega si allarga e conquista pure Gallarate

VARESE (lr) Con un giorno di ritardo, nel tardo pomeriggio di ieri il Pirellone ha finalmente sciolto il nodo sulle nomine dei nuovi direttori generali della sanità lombarda: due riconferme a Varese su Asl e ospedale che continuano ad essere guidate, rispettivamente, dal leghista Pierluigi Zeli, al suo terzo mandato, e dal milanese Walter Bergamaschi sostenuto soprattutto dall’area ciellina del Pdl. Promozione invece per Armando Gozzini (sempre area Pdl) che dopo aver diretto l’ospedale di Gallarate passa ora ai vertici di un’azienda

ospedaliera più grossa, quella di Busto Arsizio, sostituendo l’attuale dg, Pietro Zoia, che paga la perdita di peso in maggioranza del suo principale sponsor politico, il finiano Luca Ferrazzi, e questa volta rimane in panchina. Alla direzione dell’ospedale di Gallarate arriva invece una bosina doc, per nascita e per appartenenza politica: Maria Cristina Cantù, 44 anni, ex assessore comunale a Palazzo Estense. La Cantù è reduce da un anno passato «in punizione» alla guida dell’Asl di Legnano dopo uno scontro piuttosto marcato con il governatore Roberto Formigoni sul suo precedente incarico: la direzione dell’Asl numero 1 di Milano, certamente di maggior prestigio.

É stato proprio il governatore Formigoni a rendere note le nomine al termine di un ciclo di incontri piuttosto turbolenti seguiti alla denuncia del sistema di lottizzazione da parte dell’assessore Luciano Bresciani e terminati ieri con una lunga seduta di giunta. «Merito, fiducia e rinnovamento sono stati i criteri usati per scegliere i dg», ha detto alla fine Formigoni, mentre Bresciani, pure lui soddisfatto, ha parlato di «federalismo sanitario». Di sicuro, almeno su Varese, la Lega è riuscita ad ottenere quel che voleva: raddoppiare il suo peso ai vertici della sanità varesina, passando da un dg solo, quello dell’Asl, a due. Ma ha dovuto rinunciare alle mire sull’ospedale di Busto e accontentarsi di quello di Gallarate. E proprio dal capoluogo della brughiera arriva un’importante novità: il sindaco uscente Nicola Mucci cambia lavoro in anticipo per andare a dirigere l’Asl di Sondrio a partire dal prossimo primo gennaio. Il suo è un debutto in campo sanitario ed è uno dei 15 nuovi dirigenti scelti dal Pirellone su un totale di 45 nomine in campo sanitario (29 ospedali, 15 Asl più l’Areu per le emergenze). Tra le novità compare anche un altro Varesotto: si tratta del primario del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Busto, Marco Onofri che solo dieci mesi fa era stato scelto dal ministro Ferruccio Fazio come uno dei cinquanta super saggi del Consiglio superiore di sanità. Una bella soddisfazione professionale cui ora se ne aggiunge un’altra: a partire dal 2011 e per i prossimi cinque anni (Formigoni ha deciso di prolungare da tre a cinque anni la durata del mandato, con due verifiche in corsa allo scadere dei primi 18 e 36 mesi) Onofri dirigerà l’ospedale Sant’Anna di Como, oggi guidato dal varesino Andrea Mentasti. Anche Mentasti dovrà fare le valige quindi perché a lui, dg bosino di area leghista, toccherà un’altra bella sfida: dirigere una realtà non proprio semplice come quella del San Paolo di Milano.

e.marletta

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