Rapinava soldi alle prostitute per curare la figlia ammalata

LONATE POZZOLO  Se Davide Guerra, cardanese di 18 anni, si è avvalso della facoltà di non rispondere in sede di interrogatorio di garanzia, Giovanni Raitano, 35 anni, anche lui cardanese, ha fornito i dettagli del perché tra il maggio e il giugno scorsi rapinò 6 prostitute (5 i colpi in concorso in Guerra per gli inquirenti) lungo le strade di Lonate, Gallarate e Busto Arsizio.
«Necessità», questa la giustificazione fornita dal cardanese. Lui, che aveva un lavoro regolare,

doveva gioco forza arrotondare in qualche modo. Perché? Perché la figlia soffre di una grave malattia e ha bisogno di cure e medicinali costosi. Che la ragazzina sia malata è per altro certificato, non si tratta di una scusa inventata. E così lui, non sapendo come fare a racimolare più denaro per la piccola, si è lanciato in un’impresa che lo ha visto impreparato.
In effetti non è proprio da criminali incalliti andare a compiere una rapina usando la propria auto. Una Fiat Multipla, identificata dalle vittime; una delle ragazze ha preso il numero di targa dopo l’ultimo colpo e l’ha fornito ai carabinieri di Busto Arsizio.
Raitano è stato arrestato subito dopo la rapina, mentre rincasava. Ad attenderlo c’erano i carabinieri muniti del suo numero di targa. Per lui, del resto, sarebbe stato inutile negare: le sei vittime l’hanno identificato come il rapinatore che, alla guida della Multipla, le abbordava fingendosi un cliente. Quindi, una volta salite in auto, le ragazze si ritrovavano Guerra a spuntare all’improvviso dal sedile posteriore e una pistola puntata addosso. Non restava loro che consegnare la borsetta con il denaro: circa 300, 400 euro a colpo.
Alcune delle vittime hanno denunciato di essere state picchiate dal diciottenne descritto come il più aggressivo dei due rapinatori. Il ragazzino (che ha precedenti per reati contro il patrimonio anche da minorenne) avrebbe fatto scendere dall’auto alcune delle ragazze picchiandole di santa ragione. Probabilmente per convincerle a stare zitte e a non denunciare l’accaduto. Contava, Guerra, probabilmente sul confine tra legalità e illegalità dove era convinto che le vittime vivessero per garantirsi il loro silenzio. Ma la prostituzione in Italia non è reato e le ragazze hanno denunciato eccome.
I militari hanno scandagliato le conoscenze di Raitano sino ad arrivare a questo neo-maggiorenne che i 18 anni li ha compiuti tre giorni prima della prima rapina accertata: come Raitano e Guerra si siano incontrati (data la differenza d’età) non è chiaro. Probabilmente bazzicavano gli stessi locali cardanesi e forse avevano conoscenze in comune. Entrambi, per ora, restano in carcere.

s.bartolini

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