Whirlpool cerca manager su Fb E s’inventa la fiction sul microonde

COMERIO Come “svecchiare” l’immagine di un’industria di elettrodomestici, come renderla cool? Sfruttando al massimo le potenzialità di Facebook, per parlare la lingua dei nativi digitali, che oggi hanno vent’anni e si stanno laureando. È stata l’idea di Whirlpool, il colosso mondiale degli elettrodomestici con base a Comerio, sviluppata in collaborazione con una piccola società di produzione varesina specializzata nei prodotti web, la Addiction.

Una pagina Facebook per un’azienda può essere una semplice vetrina rivolta ai clienti, un modo in più per promuovere i propri prodotti. Ma alla multinazionale di Comerio serviva qualcosa di diverso perché, come dice il manager motore dell’iniziativa, Pierre Ley, «l’industria degli elettrodomestici aveva un’immagine assolutamente non cool. E questo faceva fuggire i migliori laureati verso aziende con maggior appeal, come Google o Apple». Per comunicare con qualcuno devi parlare la sua lingua. Ecco perché è nata la pagina “I love Whirlpool”, oggi semplicemente “Whirlpool Emea” (ovvero Europa, Medio Oriente e Africa): non l’ennesima pubblicità per vendere altri prodotti, ma un mezzo digitale con cui incuriosire i manager di domani: perché non solo in Google o Apple si crea il futuro.

«Volevamo qualcosa di nuovo, non il solito spot. – dice Lay – Per questo ci siamo rivolti ad una piccola società di produzione specializzata in prodotti per il web. E l’abbiamo trovata a Varese». È la Addiction, il produttore Alessandro Squizzato e il regista Andrea Manenti, che per la pagina Facebook di Whirlpool hanno creato la miniserie “Max up my cooking”. Dieci episodi formato youtube, lunghi meno di cinque minuti ciascuno, diffusi su Facebook per dimostrare che un forno a microonde può essere “cool” quanto uno smart phone.

Un normale ventenne, Chris Blake, capelli lunghi e faccia simpatica, racconta le proprie avventure di giovane single che vive solo in una grande città. Ad aiutarlo è Lord Whirlpool, deux ex machina che gli fornisce l’arma segreta per sopravvivere alla giungla d’asfalto, ovvero l’ultimo modello di microonde Whirlpool. Chris cucina ottimi pasti in pochi minuti, ma soprattutto con il suo approccio riesce a mostrare come anche un microonde possa essere trendy.
La pagina ha superato i tremila fan in pochi mesi,

le dieci puntate di Max up my cooking hanno ottenuto migliaia di visualizzazioni, tanto che Whirlpool Emea si è meritata lo Stivie Award 2011, il premio per la miglior pagina Facebook legata ad un’azienda. Il successo di questo strumento innovativo e internazionale (tutte le puntate sono girate in inglese) è merito di una squadra totalmente “made in Varese”: non solo la Addiction, ma addirittura gli autori della colonna sonora della piccola web sitcom sono i varesini Downlouders.

La prima serie, ambientata a Milano, è andata talmente bene che sono già partite le riprese per la seconda, altre dieci micro puntate ambientate, questa volta, a Barcellona, una delle città europee più sognate dai ragazzi. Chris cucinerà piatti tipici spagnoli, senza dimenticare le atmosfere fusion. Perché non solo il tablet è cool. E, soprattutto, non esiste ancora nessuna applicazione per cucinare una perfetta quiche. I giovani manager di domani se ne stanno accorgendo, grazie anche ad un modo nuovo di comunicare. Tutto “made in Varese”.
Chiara Frangi

s.bartolini

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