Lavoratori Whirlpool in assemblea L’accordo non garantisce il futuro

Biandronno – Giornata di assemblee ieri, una al mattino e l’altra al pomeriggio, per i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Cassinetta, dopo l’accordo siglato tra azienda e sindacati nella serata di mercoledì e che prevede una riduzione di esuberi da 600 a 495, spalmanti nel biennio 2012-13. I rappresentanti dei lavoratori hanno illustrato ai dipendenti i termini dell’accordo, che prevede contratti di solidarietà, mobilità volontaria incentivata e accompagnamento alla pensione. Tra i lavoratori, che saranno chiamati a gennaio a dire sì

o no all’accordo, prevale il pessimismo, soprattutto sulle prospettive future dell’azienda. «Per carità, l’accordo rappresenta un passo avanti – commenta Giulio, operaio specializzato da 35 anni in Whirlpool – ma per quei 495 lavoratori non ci sono prospettive; sono numeri impressionanti e sul nostro territorio non si trova più lavoro». Lo strumento dell’accompagnamento alla pensione, contenuto nell’accordo, non convince molti dipendenti.

«In azienda lavora una sacco di gente giovane, l’accompagnamento alla pensione è uno strumento già molto utilizzato in passato; il fondo di quel barile lì è già stato raschiato» commenta una giovane operaia, impiegata a Cassinetta da una diecina d’anni. La mobilità sarà solo su base volontaria, incentivata dall’azienda che garantirà lo stipendio pieno per un anno ai lavoratori che accetteranno. Il piano esuberi è biennale e dopo 18 mesi le parti si rincontreranno per una verifica della situazione. Per i 240 lavoratori del reparto frigoriferi side by side, di cui è stata confermata la dismissione in 18/21 mesi, i tempi duri sono cominciati a inizio dicembre con la cassa integrazione a rotazione per metà di loro. La preoccupazione forte è per il futuro dello stesso stabilimento di Cassinetta, nonostante i 42 milioni di investimenti annunciati da Whirlpool per il prossimo triennio. «Sono molto scettico – dice un operaio del turno del mattino – è vero che sono previsti investimenti ma temo che verranno dirottati tutti su ricerca e magazzino mentre la produzione prima o poi verrà portata all’estero, come sta capitando in altre sedi di Whirlpool». Per la prima volta anche a Cassinetta verranno introdotti i contratti di solidarietà. Grazie a questo strumento, che implica una riduzione dell’orario di lavoro per tutti e il salario ridotto del 10%, si è potuto salvare 105 posti.

«Sono davvero deluso – sottolinea un lavoratore di Cassinetta – mi chiedo che ne sarà di quei 495 lavoratori e delle loro famiglie, anche perché ormai da mandare in pensione, soprattutto con le nuove regole, non c’è più nessuno; quelli che pagheranno il conto più salato saranno come sempre i giovani». Dei 495 esuberi confermati, 415 dovrebbero essere operai e 80 impiegati. «Il problema è che non siamo più competitivi – si sfoga un’operaia – di dirigenti ce ne sono anche troppi; ci saremmo aspettati qualche sacrificio in più anche per gli impiegati ma purtroppo pagano sempre gli operai».

Nell’accordo è prevista anche, per una cinquantina di lavoratori, la possibilità di essere ricollocati in aziende terze che già collaborano con Whirlpool e che porteranno la loro produzione, si parla soprattutto di imballaggi, all’interno di Cassinetta. Come da calendario già concordato, sindacati provinciali Fiom, Fim e Uilm, rsu e azienda, torneranno a incontrarsi, nella sede varesina di Univa, il 20 dicembre per definire ulteriori aspetti del piano industriale.
Matteo Fontana

p.rossetti

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