I pendolari a Babbo Natale «Regalaci puntualità e pulizia»

VARESE Quello dei pendolari è un calvario senza fine. Sono loro stessi a raccontarlo, come riporta la sezione varesina di Legambiente: ieri mattina alcuni attivisti dell’associazione hanno fatto la spola tra le due stazioni ferroviarie cittadine per la campagna “Pendolaria”. Hanno chiesto ai pendolari quali fossero i loro desideri da indirizzare a Babbo Natale, mentre un sacco di doni (ovvero i biglietti con le richieste dei pendolari), verrà recapitato al più presto nelle mani di Giuseppe Biesuz, ad di Trenord.

Proprio Biesuz, pochi giorni fa, aveva dichiarato alla Provincia che per il 2012 verranno fatti ulteriori sforzi per diminuire i ritardi sulla rete regionale, e che addirittura per il prossimo giugno è atteso l’arrivo delle “Frecce Regionali”, treni ad alta velocità destinati alle percorrenze locali tra capoluoghi. Ma, stando ai racconti dei pendolari, questi treni sono quasi fantascienza.

«I pendolari chiedono cose molto più semplici – racconta la vicepresidente provinciale di Legambiente, Valentina Minazzi, ieri mattina dalle sette alle undici in stazione tra i pendolari – come ritardi accettabili, informazioni sulle cancellazioni improvvise dei treni, pulizia delle carrozze, vivibilità delle stazioni».

Insomma, secondo i pendolari varesini i treni superveloci non sono la priorità: ci sono esigenze più elementari a cui rispondere. Lo spiega anche Stefania Bonini del comitato “Pollo Nord”, che rappresenta da molti anni i pendolari della tratta ex Ferrovie Nord della tratta Laveno-Milano: «I treni sono sempre in ritardo di dieci minuti o più. Una situazione che si accumula, visto che a Gemonio il binario è diventato unico, quindi i treni che partono da Laveno devono aspettare l’arrivo di quelli da Milano, normalmente in ritardo».

E i ritardi non sono l’unico problema dei pendolari di Trenord: «Altra richiesta per Babbo Natale – scrive ancora Bonini – è che la spegnessero una buona volta l’aria condizionata sul Passante, siamo a dicembre». I pendolari varesini sono esasperati anche se, come racconta Valentina Minazzi, «abbiamo trovato anche tanta rassegnazione». Del resto, nonostante i disservizi e gli aumenti, per andare da Varese a Milano il treno resta il mezzo più economico, visti anche i continui rincari del carburante.

Ma le richieste dei pendolari non sono finite: «In molti ci hanno parlato del problema biciclette – racconta Minazzi – vorrebbero più spazi e più sicurezza per lasciarle in stazione, ma anche la possibilità concreta di portarle con sé sul treno, per muoversi su due ruote anche a Milano».

s.bartolini

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