L’indiano morto in ospedale aveva una lesione toracica

Gallarate – (s. car.) L’autopsia svela una lesione a livello toracico compatibile sia con delle percosse che con una caduta. Il giallo sulla morte di Lakhwinder Sing, cittadino indiano di 34 anni morto intorno alle 11.30 di domenica mattina dopo il ricovero al pronto soccorso dell’ospedale di Gallarate, si infittisce.

L’esame necroscopico eseguito nella tarda mattinata di ieri non ha individuato con esattezza le cause delle morte: il cuore dell’indiano si è fermato (il referto che constatava il decesso siglato dal medico di guardia del Sant’Antonio Abate parla di un generico arresto cardio circolatorio) ma il perché resta ancora un mistero. Ci vorrà del tempo; la risposta potrebbe trovarsi nei referti tossicologici a carico di Sing. Il quesito posto dal sostituto procuratore di Busto Mirko Monti al medico legale era molto articolato in questo senso.

L’esito degli esami eseguiti sui prelievi di Sing arriverà tra qualche giorno; a quel punto sarà possibile appurare, ad esempio, se Sing avesse assunto droga, e se davvero fosse in stato di intossicazione etilica (dovuta ad abuso d’alcol) come tutti gli elementi raccolti sinora parrebbero suggerire. L’autopsia ha però rivelato una lesione toracica che potrebbe indicare sia un pestaggio a carico del deceduto che una sua rovinosa quanto accidentale caduta a terra che potrebbe inserirsi nel quadro della colossale ubriacatura alla quale pare che l’indiano fosse in preda. La lesione, da sola, non avrebbe comunque potuto causare il decesso dell’uomo. Il fascicolo per omicidio colposo aperto dalla procura resta per ora contro ignoti; le indagini mirano ora ad accertare due fatti.

Cosa sia accaduto a Sing prima del suo arrivo alle 6 di domenica all’ospedale di Gallarate (l’uomo è stato qui trasferito in ambulanza dal pronto soccorso di Malpensa dove, però, i medici non l’avrebbero neanche preso in carico ordinandone lo spostamento a Gallarate) e quali cure o non cure abbia ricevuto al Sant’Antonio Abate. I referti autoptici diventano a questo punto determinanti per stabilire se in questa morte vi siano responsabilità di terzi.

 

p.rossetti

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