La gente vuole le rondeL’appello parte da Morazzone

Morazzone «Ronde? Sì grazie». Potrebbe essere sintetizzato così l’esito del primo incontro sulla sicurezza, ospitato nel pomeriggio di ieri nella palestra delle scuole medie di Morazzone. Un incontro a cui hanno partecipato le maggiori autorità locali nel campo della sicurezza, durante il quale è emersa tutta la voglia risposte e punti fermi della cittadinanza, intervenuta in massa senza fare mistero del proprio smarrimento.

Lo si è capito soprattutto dagli interventi del pubblico, che tra timori per i figli e terrore di ritrovarsi i ladri in casa hanno ben sintetizzato il bisogno diffuso tra la gente di una maggiore garanzia di tranquillità. Un bisogno legittimo secondo gli stessi relatori dell’incontro, che hanno offerto il proprio punto di vista, come il tenente colonnello Bartolomeo Catalano, intervenuto in rappresentanza del comando provinciale dell’Arma dei carabinieri: «Siamo nati per garantire la sicurezza, ma anche noi viviamo questa società, anche noi abbiamo figli, anche noi viviamo gli stessi timori e le stesse ansie di tutti. Comprendiamo i problemi».

Un parere positivo sulle ronde è arrivato dal questore Marcello Cardona: «L’associazionismo c’è sempre stato, credo che questa cosa vada vista per quello che è, un discorso positivo. Noi dobbiamo ascoltare e trovare le giuste sinergie, ognuno con le proprie responsabilità e i propri compiti. Queste associazioni parteciperanno in modo attivo e sereno all’attività delle forze dell’ordine. Chiunque si siede al tavolo della sicurezza è il benvenuto».
«La sicurezza è una materia di competenza esclusiva dello Stato –

ha invece precisato il prefetto di Varese, Simonetta Vaccari – attraverso l’istituzione delle associazioni di volontari, lo Stato non vuole rinunciare al proprio ruolo. Oggi nessuno si sognerebbe di mettere in discussione il ruolo dei volontari di protezione civile senza negare l’importanza dei tecnici nelle situazioni di urgenza. Allo stesso modo il ruolo dei volontari per la sicurezza potrà dare un contributo nella soluzione di tutti quei piccoli problemi che nascono nelle sacche di degrado sociale, magari anche di quei problemi che pur non rappresentando un fatto criminale, contribuiscono ad intaccare la percezione della sicurezza».
Alessandro Madron

f.artina

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