A Gallarate è allarme rosso eroina

Lo stupefacente è tornata in città: in quattro anni impennata di pazienti in cura. Si inizia a 15 anni. Ma i giovani non si bucano più: la sostanza viene fumata

Anche a Gallarate è tornata l’eroina. E colpisce gli adolescenti, tra i quali si diffonde sempre di più anche la dipendenza da alcool. Sono dati allarmanti quelli registrati dal Sert di Gallarate.
«Tra il 2009 ed il 2013 abbiamo visto un aumento dei pazienti di età compresa tra i 15 ed i 18 anni», spiega , responsabile del Servizio per le Tossicodipendenze di via Cavallotti, struttura che copre un territorio che va da Angera a Lonate Pozzolo, da Albizzate a Cairate.

La droga che negli anni Ottanta ha falcidiato una generazione torna a diffondersi. A differenza che in passato, però, oggi viene fumata. «Questo cambia le patologie correlate», nel senso che venendo meno lo scambio di siringhe anche quello di contrarre malattie si azzera.
«Ho notato che in questi anni è cresciuta la consapevolezza del rischio e delle misure preventive che occorre utilizzare». Consumatori informati, dunque. Il che sarebbe positivo se non si stesse parlando di una droga pesante.

Il fatto è che, fumata o iniettata, gli effetti non cambiano: «Una volta inalata, la sostanza arriva al sistema nervoso centrale con la stessa facilità che per via endovenosa». A complicare il quadro il fatto che «in passato esisteva l’eroinomane puro, oggi invece quasi tutti usano anche la cocaina». Guardando ai numeri, nel 2009 erano 16 gli under 19 seguiti dal Sert per l’uso di stupefacenti, lo scorso anno sono saliti a 42. Dei quali 15 hanno bussato per la prima volta alla porta di via Cavallotti.

E questa è solo la punta dell’iceberg: al servizio si accede su base volontaria. È solo nel caso in cui si venga fermati più volte dalle forze dell’ordine che un colloquio al Sert diventa obbligatorio. In altre parole, la struttura intercetta solo una parte delle persone con problemi di dipendenza.