Abbandonare rifiuti diventa un bel rischio

I “furbetti” dell’immondizia hanno colpito ancora. Per ben quattro giorni di fila, infatti, le Guardie ecologiche di Varese sono intervenute per compiere sopralluoghi in diverse discariche abusive cittadine e di ognuna è stato rintracciato il responsabile.

«La legge ci impedisce di rendere pubblici i nomi di queste persone: probabilmente se vedessero il proprio nome sui giornali associato all’abbandono dei rifiuti, prima di ripetere il gesto, ci penserebbero due volte», commenta l’assessore alla Tutela Ambientale, Stefano Clerici. 

Nella giornata di ieri, i paladini della tutela ambientale hanno rinvenuto, su segnalazione dei cittadini, ben due discariche abusive per mano di due recidivi. La prima in via Magnani dove le guardie hanno trovato componenti di arredo domestico: cassettoni, piatti e cornici di quadri.

Il tutto avvolto all’interno di sacchi gialli, gli stessi sacchi in plastica rinvenuti il giorno precedente all’ingresso del cimitero di Bregazzana e abbandonati da una commerciante di Varese che già martedì si era pizzicata una sanzione di 610 euro. Le Gev le hanno fatto nuovamente visita e la donna ha ammesso il secondo misfatto. 

Ora le Gev stanno valutando il da farsi e ipotizzano che la donna possa aver incaricato qualcuno per smaltire il materiale essendo lei impossibilitata a farlo personalmente a causa di un menisco rotto.

La seconda discarica a cielo aperto, invece, è stata scovata in una traversa di viale Borri. Si tratta di scarti di materiale edile, ma qualcuno aveva anche ben pensato di accendere un fuoco per bruciare dei secchi in plastica.  «Il fuoco e il materiale edile si trovava all’esterno di un terreno di proprietà di un costruttore a noi già noto – spiega Fausto Gambaro, responsabile delle Gev – Circa due anni fa, l’uomo era stato sanzionato perché aveva tagliato degli alberi senza avere il permesso per farlo per realizzare alcune villette». Così, le Gev lo hanno nuovamente intercettato. Per lui due sanzioni: una da 610 euro e una da 60 euro per aver acceso il fuoco. 

Per arrestare il fenomeno in costante aumento delle discariche abusive, secondo Clerici, c’è poco da fare. «Stiamo ancora aspettando le ronde padane a difesa del nostro territorio» commenta ironicamente l’assessore.

«Facciamo nuovamente appello ai cittadini perché segnalino tempestivamente numero di targa o il veicolo che vedono in sosta mentre il conducente si libera dei rifiuti. In questo modo ci aiutate a rintracciare i responsabili».

In realtà un segnale positivo da parte della cittadinanza sta già arrivando. Molte delle discariche abusive rinvenute in questi giorni sono state segnalate dai cittadini stessi.

«La gente inizia a essere stufa di subire la sporcizia dei soliti “furbetti” – conclude Clerici – Alla fine i soldi che il Comune mette a bilancio per ripulire i siti inquinati da immondizia sono soldi dei cittadini».

© riproduzione riservata