Affondo di Maroni per Malpensa «È sotto attacco, rischia di chiudere»

Prima del taglio del nastro, una bordata al Governo. «C’è un decreto già pronto sul tavolo del ministro Lupi che rischia di far chiudere Malpensa»: così il presidente della regione Lombardia , ieri a Volandia.

L’aeroporto della brughiera è lì a due passi, in linea d’aria si può addirittura toccarlo e il governatore lombardo, sguardo dritto alla meta, arringa: «Malpensa è sotto attacco. Con un decreto ministerale, su pressione di Alitalia ed Etihad (la compagnia aerea degli Emirati arabi pronta ad entrare in Alitalia a certe condizioni, ndr), si vuole liberalizzare i voli di Linate, il che penalizzerebbe ancora di più Malpensa.

Sono molto preoccupato, ho parlato con Lupi e spero che il Governo ci ripensi e non prenda una misura del genere che scatenerebbe la guerra tra territori».

Maroni è perentorio, suona la carica, chiede al presidente della Camera di Commercio di Varese (presente ieri a Volandia) di rimettere insieme tutte le forze sociali e imprenditoriali già chiamate al Tavolo competitività e sviluppo di Malpensa il 4 febbraio e picchia duro sul Governo: «Si sta mettendo in vendita il sistema aeroportuale italiano».

Il disegno secondo Maroni è chiaro: Etihad Airways è interessata ad Alitalia ma anche all’aeroporto di Fiumicino dove lo stesso , ad di Ferrovie dello Stato, farà arrivare l’Alta velocità. Sul piatto anche la completa liberalizzazione di Linate, così da avere uno scalo quasi “regionale” utile a portare i passeggeri del nord Italia verso Parigi, Amsterdam e Berlino (attraverso Air Berlin al 29% di Etihad). «Difenderò Malpensa», sostiene il governatore.

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