Anche Sarah Maestri in campo per Grazia

La popolare attrice varesina sposa la causa della donna che rischia lo sfratto con il figlio Stefano: «Quanto prima organizzeremo una raccolta fondi, intanto spero che qualcuno le offra un lavoro»

«Appena tornerò dalla Bielorussia dovremo rimboccarci tutti le maniche per mettere in campo un’iniziativa dedicata alla signora Grazia per fare in modo di essere d’aiuto nella raccolta fondi. Intanto, spero che qualcuno le offre un lavoro». Queste le parole dell’attrice varesinache, anche lei, si è appassionata alla storia di Grazia e del figlio Stefano.

Il cuore di Varese è grande e il tam tam della solidarietà non cessa, anzi cresce ogni giorno di più. Commercianti, esercenti, centri fitness, accademie, persino il Varese Calcio. Tutti uniti da un unico obiettivo: aiutare a saldare il suo debito con Aler che ammonta a 8500 euro. La donna residente con il figlio, affetto da una patologia neuropsichiatrica, in una casa popolare a San Fermo, ha recentemente scongiurato lo sfratto, ma non può ancora dormire sonni tranquilli.

Una morosità importante, impossibile da estinguere con un lavoro precario che le permette di guadagnare circa 480 euro al mese. Storie di sfratti, storie di donne: la fascia fragile, anche nell’ambito di questa problematica, tornano ad essere loro, le compagne di uomini che se ne sono andati, che le hanno maltrattate o che le hanno abbandonate, con l’incombenza di pagare un affitto oneroso e di pensare ai figli. Una situazione di gravità sociale che non viene riconosciuta dalla legge perché ad esempio ai fini della graduatoria per l’assegnazione di alloggi popolari fa più punteggio lo sfratto per finita locazione e non quello per morosità incolpevole come in questi casi. Ma come si esce da questo inferno che intreccia la precarietà del lavorare con la precarietà dell’abitare?
Ci pensano i varesini che hanno recentemente attivato una vera e propria corsa solidale. Nei giorni scorsi in molti hanno letto della signora Grazia, della sua storia disperata ma sincera che ha fatto breccia nel cuore di tanti. Ma nonostante in molti si stiano spendendo per cercare di estinguere la sua morosità, c’è ancora tanta strada da fare prima di raggiungere la quota prefissata.

Così, è stato creato un hashtag “#VareseperGrazia” ed è stata attivata una raccolta fondi. Per fare la vostra donazione la procedura da seguire è molto semplice: basta effettuare un semplice bonifico bancario sul conto corrente dell’UniCredit intestato all’Associazione Nazionale City Angels Italia, agenzia di Varese in via Cavour, al codice Iban IT 93 P 02008 10806 000100725725. Per essere certi che questi soldi verranno destinati a sostegno di Grazia Bagnoli, come causale è necessario precisare l’hashtag creato ad hoc per questa iniziativa: “VareseperGrazia”. Per permettere a Grazia e Stefano di riprendere in mano la propria vita basta poco: anche un solo euro donato da ognuno di noi può fare la differenza.
Intanto l’associazione WgArt si è aggiunta alla cordata solidale. «Nei prossimi giorni, magari già questo fine settimana – spiega , presidente -, realizzare sul nostro “wall of fame” in via Mozart un murales con l’habitat di “#VareseperGrazia” per tenere alta l’attenzione nei confronti di questa causa».