Boom di prestiti: ma li chiediamo per andare in ferie

Lombardia prima in Italia, Varese non è da meno. Federconsumatori: «Vuol dire farsi male da soli». La cifra media? 4200 euro da restituire in 47 rate

Richiedere un prestito in banca per andare in vacanza o per partire per un viaggio. Secondo un’indagine di Facile.it e di Prestiti.it, nel primo semestre 2015, c’è stato un vero e proprio boom di richieste di questo tipo in Lombardia, che risulta essere nettamente la prima regione italiana e con Varese e provincia protagoniste.
Il caldo afoso di questi giorni deve evidentemente aver esasperato così tanto lombardi e varesini, tanto da spingerli ad andare in banca a chiedere un prestito per poter partire per le vacanze.

Secondo i dati dell’Osservatorio sul credito al consumo, nei primi sei mesi di quest’anno, i finanziamenti erogati per pagare viaggi e vacanze sono stati pari a circa 26 milioni di euro a livello nazionale, con la nostra regione a fare la parte del leone. In Lombardia, il 29% delle richieste di prestito in questi mesi ha riguardato proprio viaggi e vacanze. Cifre importanti, anche se la cifra media richiesta in prestito per viaggi e vacanze nel primo semestre di quest’anno

è calata del 20% rispetto al 2014, passando da 5.300 euro a 4.200 euro. Analizzando i dati contenuti nell’indagine di Facile.it e Prestiti.it si scopre però che crescono i tempi di restituzione previsti; l’anno scorso, chi chiedeva un finanziamento per pagare un viaggio aveva in mente di restituire l’importo in 42 rate, mentre quest’anno si è passati a 47 rate, il che significa che la vacanza 2015 verrà pagata in circa quattro anni, ovvero nel 2019. Numeri che generano qualche perplessità ma anche preoccupazione e stupore tra le associazioni dei consumatori. «In base ai dati rilevati ai nostri sportelli, mi pare che questo fenomeno sia per fortuna poco diffuso in provincia di Varese – commenta , presidente di Federconsumatori Varese – Continuiamo a ricevere persone che hanno grossi problemi a restituire finanziamenti ricevuti e a chiedere la rateizzazione delle bollette».

Altro insomma che andare in ferie, i varesini continuano ad avere problemi di insolvenza. «Le persone che chiedono un finanziamento per andare in vacanza significa che non hanno un lavoro e uno stipendio certo – prosegue De Lorenzo – fare una cosa di questo tipo significa proprio volersi male e essere incoscienti».
Secondo l’Osservatorio, l’età media di chi chiede un prestito per andare in vacanza si è alzata, dai 38 anni del 2014 ai 41 anni del 2015, il che fa ipotizzare una riduzione dei viaggi di nozze e un aumento delle vacanze “familiari” verso destinazioni non troppo lontane. «Sconsiglio vivamente di richiedere finanziamenti per andare in ferie – conclude il presidente di Federconsumatori – la crisi c’è ancora e lo dimostrano le file ai nostri sportelli che a luglio sono nettamente aumentate rispetto ai mesi di maggio e giugno. Impariamo a goderci la nostra bella città, perché non bisogna dimenticarsi che i debiti in un modo o nell’altro vanno pagati; indebitarsi per andare in vacanza è da incoscienti». Insomma, meglio una bella e quasi gratuita gita al Sacro Monte, alla Schiranna o ai laghi varesotti, piuttosto che chiedere soldi per andare in vacanza. Ma come vivono le banche del territorio questo fenomeno? «Abbiamo registrato anche noi un aumento del credito al consumo – afferma , direttore della Bcc di Buguggiate – Il nostro approccio però è quello di affiancare e aiutare le famiglie che hanno bisogno ad esempio di acquistare un elettrodomestico o un’auto. Siamo per il sostegno al bisogno; il campo del superfluo non rientra nella nostra filosofia».