Continua l’emergenza amianto «Poca chiarezza e costi stellari»

«Per quanto riguarda lo smaltimento dell’amianto non esiste un “prezziario” indicato da Regione Lombardia, così come lo Stato non ha individuato sei siti ad hoc per poterlo smaltire». Parola dell’assessore alla Tutela Ambientale, Stefano Clerici, che entra nel merito del fenomeno dell’abbandono di eternit abusivo e selvaggio che colpisce anche la nostra provincia. 

L’assessore non vuole esentare dalle proprie responsabilità i cittadini che si sentono autorizzati a sbarazzarsi a cielo aperto delle coperture in amianto, ma redistribuisce “le colpe”.

«Chi viene pizzicato a gettare il proprio amianto abusivamente commette un reato penale e, di conseguenza, rimedia una denuncia per inquinamento ambientale – spiega – Ma, nelle normative, ci sono delle mancanze alle quali Stato e Regione devono porre rimedio». 

Primo fra tutti, i costi legati all’analisi dello stato di salute dell’eternit ancora presente a carico dei privati e del suo successivo smaltimento.

«Le analisi per capire se le coperture presenti sulla propria proprietà sono in amianto o in fibro cemento sono costosissime. Inoltre, non si capisce il motivo di una totale sproporzione tra lo smaltimento di grossi quantitativi di amianto e pochi metri cubi».

Clerici spiega che smaltire, ad esempio, 125 metri cubi di amianto (l’equivalente della copertura di una casa) costa tra i 1.870 e i duemila euro. A questo vanno poi aggiunti gli oneri per la sicurezza. Invece, smaltire due o tre metri cubi costa in media 800 euro.

«Qualcuno mi deve spiegare perché e quali sono le spese nel dettaglio a cui l’azienda che si occupa dello smaltimento deve far fronte». A fronte di queste ingenti spese, il singolo cittadino si trova in difficoltà perché non è in grado di sostenere i costi. Così, in molti decidono per un “fai da te”, abbandonando nei boschi o nei campi le proprie coperture in amianto.

«Il cittadino in questo modo è colpevole, ma c’e anche un concorso di colpa. Lo Stato dovrebbe farsi un esame di coscienza e, in parte, anche Regione Lombardia». 

Secondo l’assessore – che della questione ha parlato anche alle telecamere di Ballarò – il fenomeno dell’abbandono abusivo dell’eternit nei prossimi mesi è destinato a dilagare. «Diventerà un’emergenza, anche perché i Comuni hanno un budget limitato per poter ìbonificare le aree dove l’amianto è stato abbandonato. È un problema che, dal mio punto di vista, viene sottovalutato».

Per questo, Clerici chiede che le procedure vengano sburocratizzate. «Questo permetterebbe che i costi di smaltimento e quelli ad esso collegati, che sono stratosferici solo in Italia, vengano limitati. Mi sto già muovendo per chiedere all’assessorato regionale di riferimento di intervenire per colmare i vuoti normativi».

Intanto, l’ufficio per la Tutela Ambientale ha aperto un bando per la selezione dell’azienda che dal 2014 al 2016 sarà incaricata di bonificare le discariche abusive.

«Avendo l’assessorato a bilancio 7.500 euro per bonifiche varie, ed essendo quelle legate all’amianto le più costose, indire un bando è la soluzione che ci permette di contenere i costi».

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