Gallarate sugli smartphone raccontata in un clic

Il concorso di Officina Contemporanea ha premiato ieri i vincitori. Uno spaccato alternativo dei quartieri visto dal popolo dei social

Usare lo smartphone per raccontare la città. Sono 118 i gallaratesi che hanno partecipato a #incrocigallarate, il concorso fotografico social lanciato da Officina Contemporanea, i cui vincitori sono stati premiati nel pomeriggio di ieri.
L’obiettivo era quello di raccontare gli incroci: non solo quelli stradali, ma anche quelli culturali. La richiesta era di farlo attraverso lo smartphone: scattare con Instagram, la celebre app che permette di dare un effetto anticato alle immagini, e condividere su Twitter, il social network da 140 caratteri, utilizzando l’hashtag #incrocigallarate. Un appello al quale hanno risposto più di un centinaio di gallaratesi, che hanno scelto di raccontare così la loro città. Tre i vincitori, incoronati ieri pomeriggio sul palco del Teatro del Popolo.

Delle tre, l’immagine più curiosa è certamente quella di Davideita, questo il nickname dell’utente che ha scattato e condiviso la foto sui social. Raffigura un pullman, simile a quelli utilizzati da Amsc per le corse urbane, senza le ruote e trasformato in quello che sembra essere un bar. Al posto dei sedili e delle maniglie, ci sono infatti sedie e tavolini.
L’incrocio scelto da Ayeye Braazov unisce invece l’architettura liberty al writing. L’immagine in bianco e nero raffigura i due ingressi di un edificio del primo Novecento di vicolo dei Fiori.

Le cui porte sono però state prese d’assalto dai graffittari, che le hanno imbrattate con le loro tag.
La terza immagine, scattata daGoodman70, rappresenta invece uno scorcio tipico della città di Gallarate. Si tratta di una foto dell’Arnetta scattata da uno dei tanti ponti che la attraversano. Il torrente gonfio d’acqua, gli edifici che danno direttamente sul fiume. E sullo sfondo una ciminiera, simbolo del passato industriale della città, e due palazzine decisamente più recenti. Questi i premiati. Ma tra gli oltre cento partecipanti c’è di tutto. Chi ha fotografato un particolare dell’Isis Falcone, chi gli incroci tra i cespi di insalata in un orto. Viale dei Tigli e piazza Risorgimento, la chiesina di San Pietro vista dai portici, la Basilica e il municipio.
E poi il sottopasso di via Venegoni, la vecchia stazione ferroviaria, i cavi elettrici che permettono ai treni di viaggiare. Diversi hanno scelto di raccontare l’incrocio tra il giorno e la notte, pubblicando foto di albe e di tramonti.
Tutti gli autori, ieri, hanno ricevuto in regalo una stampa della loro opera. Chi invece volesse una carrellata di tutti gli scatti che hanno partecipato a #incrocigallarate non deve fare altro che collegarsi al sito www.officinacontemporanea.it.